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Incidente mortale a San Donato di Ninea, obbligo di firma per il ragazzo alla guida del Suv

Non è più agli arresti domiciliari Francesco Greco, il 25enne di Firmo alla guida del Suv sbandato nella tarda serata del 7 marzo, che provocò la morte di Francesco Pio Talarico, ragazzo di circa 17 anni di Roggiano Gravina, ed il ferimento degli altri occupanti del veicolo.

La misura cautelare è stata tramutata da parte del Gip presso Tribunale di Castrovillari, Giovanna Martino, che – dagli arresti domiciliari inflitti nelle ore successive al sinistro - l’ha sostituita con quella più blanda dell’obbligo di dimora a Firmo. Infatti, nell’udienza di convalida il Gip - accogliendo le istanze del difensore del Greco, avvocato Roberto Laghi - revocava la misura in atto.

Il difensore di fiducia del 25enne ha evidenziato come si trattasse d’un giovane totalmente incensurato senza alcun carico penale pendente e che «l’alcol-test aveva evidenziato tutt’altro che uno stato d’ebbrezza, segnando un valore ai limiti del penalmente rilevante».

Oltretutto, lo stesso legale ha aggiunto che «nell’immediatezza sia il Greco, quanto gli altri trasportati avevano evidenziato come il sinistro s’era verificato poiché un’auto pirata aveva invaso la corsia impegnata dal Suv ed il giovane alla guida per evitare un impatto frontale che sarebbe stato certamente letale per tutti aveva posto in essere una necessaria manovra d’emergenza».

Migliaia di persone avevano partecipato all'ultimo saluto, in chiesa, del giovane morto nello scontro.

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