Cosenza

Sabato 23 Novembre 2024

Calò cardine del gioco del Cosenza pronto ad affrontare il suo passato

Giacomo Calò sfida il suo passato. Il centrocampista triestino domenica si ritroverà di fronte il club con il quale ha concluso il suo percorso giovanile ed è approdato tra i grandi. Da quando ha lasciato la Sampdoria, il calciatore ha compiuto varie esperienze tra Serie C e Serie B. I blucerchiati restano comunque la sua prima casa a certi livelli. Con il club doriano non è però mai riuscito a debuttare in Serie A. Nel 2016 si è affacciato in panchina per due volte, in trasferta, al termine della stagione. Convocato da Vincenzo Montella, contro Palermo e Juventus, tuttavia, non è riuscito a provare la gioia del debutto nella massima serie. È il suo piccolo rammarico in una carriera decollata proprio nel momento in cui la Sampdoria lo ha posto fuori dai suoi progetti. I blucerchiati, infatti, nel campionato successivo lo hanno girato in prestito in Serie C, al Pontedera. E con la compagine toscana, tra i 19 e 20 anni, il play triestino ha accumulato 33 presenze tra campionato, Coppa Italia e Coppa Italia di Lega Pro. A quel punto, il suo percorso ha preso un nuovo indirizzo perché l’anno successivo è ripartito a titolo definitivo dalla Juve Stabia, con cui nel primo campionato ha incontrato qualche difficoltà, partendo molto spesso dalla panchina. Qui, comunque, ha incontrato Caserta, un po’ l’uomo della provvidenza nella sua parabola calcistica. Dopo un primo torneo di apprendistato, il giocatore è diventato nevralgico nel progetto tattico dell’allenatore di Melito Porto Salvo e i due, insieme, hanno centrato la promozione in Serie B nel torneo successivo. Come allora, pure in questo avvio di stagione, il tecnico reggino ha rilanciato le quotazioni di Calò dopo una stagione in cui le sue prestazioni hanno risentito di una preparazione inadeguata. Ora, con Caserta, è tornato ad essere universale, ricamando la manovra, sfruttando i suoi velenosi calci piazzati, ma contribuendo anche al lavoro sporco. Come lui, hanno mosso i primi passi nel settore giovanile blucerchiato pure il difensore centrale Alessandro Fontanarosa (passato successivamente all’Empoli e poi all’Inter, sempre in età giovanile) e Federico Zuccon, poi prelevato dall’Atalanta. Quest’ultimo, ancora indietro dopo l’infortunio patito contro il Palermo, è genovese doc, come Manuel Marras, che invece non è mai transitato per la Samp. Passato blucerchiato, inoltre, per Andrea Rispoli: 34 presenze nella Serie B 2011-2012, torneo concluso con la promozione in Serie A. Nella finale playoff di ritorno con il Varese, peraltro, il laterale destro di Cava de’ Tirreni è stato autore del cross del definitivo 1-0 siglato da Nicola Pozzi. Il Cosenza ritrova invece Nicola Ravaglia, ingaggiato dal ds Mauro Meluso nel 2014 per rimpiazzare Pierluigi Frattali. L’estremo difensore romagnolo ha accumulato 37 presenze con i “Lupi” (35 i gol subiti, è rimasto imbattuto in 15 occasioni). Designazione. Sarà Andrea Colombo di Como a dirigere la partita del “Marassi”. La squadra arbitrale di domenica sarà completata dagli assistenti Vivenzi e Cipressa e dal quarto uomo Ubaldi. Da remoto, poi, avranno gli occhi su quanto avverrà in campo a Genova anche il Var Nasca e l’Avar Miele. Il direttore di gara lombardo ha già arbitrato il Cosenza in due circostanze. I rossoblù hanno vinto all’esordio con lui ad ottobre 2021, contro la Ternana. Quella volta, i silani si sono imposti sulle “Fere” per 3-1 con l’autorete di Ghiringhelli, una superba marcatura da fuori area di Gori e il tris di Millico, successivo al momentaneo 2-1 degli umbri firmato da Mazzocchi, ora anche lui uno dei “Lupi” a disposizione di Caserta. A maggio scorso, poi, Colombo ha diretto pure Ascoli-Cosenza, terminato 1-1. Subito avanti con Tommaso D’Orazio, la squadra bruzia è stata raggiunta da Buchel poco dopo la mezz’ora. L’arbitro comasco ha incontrato due volte pure la Sampdoria. Con lui, i blucerchiati hanno ottenuto un successo (3-2 all’Alessandria in Coppa Italia, nel 2021) e una sconfitta (1-0 a febbraio scorso timbrato dall’andaluso Luis Alberto).

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