Il primo momento di tensione della stagione è arrivato. Il Cosenza ha abbandonato il terreno di gioco tra i fischi dopo la sconfitta contro la Ternana, la sesta delle prime quindici giornate. I rossoblù resistono in nona posizione, a -5 dall’ottavo posto e a soli tre dalla quintultima posizione. Per non rivivere vecchi incubi, bisogna interrompere il momento no.
L’ambiente mugugna e la pressione intorno alla figura di Fabio Caserta è aumentata. Il tecnico reggino è stato messo in discussione da una fetta consistente della tifoseria, dal presidente Eugenio Guarascio e dai suoi più stretti collaboratori. Il capro espiatorio di più semplice individuazione, come avviene sempre nel calcio. Una storia vista e rivista a queste latitudini. Tutto ciò, malgrado davanti ai microfoni, è sempre stato promosso lo stesso messaggio: «Un centimetro in più nella corsa salvezza».
Fino a questo momento, i silani sono rimasti a flirtare con la prima parte di classifica, ma quando si sono presentati all’esame di maturità hanno sempre, puntualmente, steccato. Il percorso di crescita, pertanto, richiede pazienza. I tempi non sono maturi per aspirare a qualcosa in più. Fondamentale, però, dopo gli ultimi due tonfi consecutivi, diventa imprimere una controsterzata.
Per questo motivo, ieri mattina, il direttore sportivo Roberto Gemmi ha convocato giocatori e staff tecnico per un confronto serrato. Il diesse napoletano pretende qualcosa in più da parte di tutti. In particolare, ha chiesto maggiore cattiveria, determinazione e attenzione perché recentemente sono stati troppi gli errori commessi con troppa facilità da D’Orazio e compagni.
Le fragilità mentali emerse nell’ultimo periodo sono evidenti e certamente la spirale negativa non aiuta. Anche contro la Ternana, il Cosenza ha fatto vedere diverse cose buone nella prima frazione di gioco. I rossoblù sono riusciti a sfondare spesso sulla corsia destra con Canotto e centralmente, in profondità con Tutino, ancora una volta frenato da un legno. Non aver raggiunto il meritato vantaggio per quanto visto nei primi 45’ ha poi influito negativamente nella ripresa. Le lacune temperamentali del gruppo sono state acuite dall’immediato vantaggio degli umbri alla ripresa delle ostilità. La gioia per il pari su rigore è durata poco perché un’altra grave disattenzione è costata il raddoppio. Da lì in poi, il Cosenza ha giocato i suoi peggiori minuti, sulla falsariga di quanto avvenuto a Catanzaro dopo il 2-0 dei giallorossi.
Sabato pomeriggio, contro il Cittadella, si presenta la prima occasione utile per azzerare le scorie mentali accumulate recentemente. La sfida del “Tombolato” diventa un bivio. Vietato fallire per non aggiungere altre tensioni. Le ripercussioni, a questo punto, sono ormai dietro l’angolo e basta una piccola goccia per far traboccare il vaso ai piani alti.
Cosenza, confronto serrato dopo il ko con la Ternana
Il ds Gemmi ha convocato staff tecnico e giocatori. Per invertire rotta serve più determinazione
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