«Sono convinto che faremo una grande partita. La squadra ha accumulato tanta rabbia e vuole reagire a questo momento negativo. Siamo i primi ad essere dispiaciuti per la situazione». Messaggio firmato Fabio Caserta. Il tecnico di Melito Porto Salvo si è espresso così alla vigilia dell’incontro di questo pomeriggio contro il Parma. Una partita certamente complicata per ritrovare lo slancio dei tempi migliori, ma che il Cosenza vuole interpretare bene per dimenticare la fase più opaca della stagione: «Nel nostro percorso ci può stare un periodo d’appannamento. Lo hanno vissuto tutte le squadre, ad eccezione del Parma, una formazione costruita per puntare alla promozione in massima serie. Non molla mai, lo ha dimostrato contro il Palermo, pareggiando una partita che sembrava ormai persa. Questo è un segnale evidente della loro grande forza mentale. Dobbiamo dare tutti qualcosa in più. Molto spesso, quando i risultati non arrivano, si vocifera di problemi di spogliatoio. Il nostro però è sano, non vi sono screzi, ve lo posso assicurare. Quest’anno la società ha deciso di impostare un progetto di squadra con una vocazione più offensiva. Serve pazienza. Con il gruppo, analizziamo ogni aspetto delle nostre partite. In questo clima di negatività ci sono pure delle considerazioni positive da fare. Gli avversari ci aspettano, questo è sintomatico di un credito che ci siamo guadagnati attraverso il lavoro compiuto. Per svoltare abbiamo bisogno di tutti. Per noi è fondamentale il sostegno dei tifosi. A loro dico di concentrare le critiche su di me e risparmiare i ragazzi». La settimana che ha condotto al match di oggi ha registrato l’intervento di Roberto Gemmi. Il direttore sportivo napoletano, contrariamente alle sue abitudini, ha preferito rompere il silenzio e si è presentato in conferenza stampa. «Continuo a lavorare, capisco che la società può essere più o meno contenta – ha spiegato Caserta – ma per quanto mi riguarda non è cambiato niente. Mi impegno per trovare soluzioni e risolvere le difficoltà emerse di recente. Non pensiamo alle sconfitte, con i ragazzi lavoro quotidianamente per correggere gli errori. Ci sono alcune cose che stiamo facendo meglio ed altre meno». L’allenatore melitese ha aperto alla possibilità di un cambio di sistema. Nel corso della settimana ha detto di avere provato varie soluzioni, come già avvenuto in altre circostanze. Opzioni intorno alle quali adesso vertono le sue riflessioni. Una questione comunque secondaria rispetto ad altri fattori: «Per vari momenti della stagione abbiamo espresso un buon calcio. Le cose migliori si sono viste quando abbiamo giocato palla a terra. Questa squadra non può permettersi di confidare sulle seconde palle, per una questione di struttura fisica e di caratteristiche tecniche. Non mi piace molto il giro palla prolungato, mi preoccupa guadagnare più velocemente possibile la metà campo avversaria. Lì però dobbiamo essere più cattivi quando ci avviciniamo alla porta». Il piano anti-Parma passerà attraverso Florenzi: «Sappiamo tutti quanto è importante per noi perché nessuno ha le sue doti di uno contro uno. Dobbiamo metterlo nelle migliori condizioni per sfruttare questa sua peculiarità. Purtroppo è un giocatore che stiamo recuperando piano piano. Non ha ancora i novanta minuti ma è in crescita e sarà molto importante per noi, come lo è stato in passato».