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Cosenza vittima di ingenuità e limiti

Anche la prima partita del nuovo anno ha confermato il trend negativo dei rossoblù

La prima del 2024 non è bastata al Cosenza per chiudere il conto con la sfortuna ma soprattutto per tornare a muovere la classifica ed allontanare la parte bassa. I rossoblù, a Cremona, hanno racimolato un’altra sconfitta.
Il risultato negativo ha inoltre confermato le difficoltà in zona gol emerse principalmente nelle gare lontano dal “Marulla”. A questo proposito, ha pesato la scarsa incisività mostrata da Simone Mazzocchi nell’occasione del sedicesimo minuto della ripresa, il momento migliore dei Lupi, unito all’assalto dell’ultimo tratto di partita.
A pesare sul risultato finale, però, è stata soprattutto l’ingenuità difensiva sugli sviluppi di un calcio piazzato. La disattenzione commessa dagli uomini silani ha pregiudicato il buon lavoro compiuto per il resto dalla coppia Camporese-Venturi. Il primo ha giocato una buona prova nel giorno del suo esordio-bis con la maglia del Cosenza. Il secondo, protagonista di una performance soddisfacente, è invece entrato nella fotografia del gol della squadra di Giovanni Stroppa insieme a Giacomo Calò.
Una macchia che è costata almeno il pareggio e che ha impedito a Micai di aggiungere un altro clean sheet alla sua stagione. Il portiere, in precedenza, era stato autore di tre buone parate. Sebbene a tratti si siano viste cose positive, dunque, l’analisi generale è inficiata dal risultato finale, che mantiene i rossoblù con il fiato sul collo delle squadre che seguono in classifica.
Un solo punto continua a separare la formazione bruzia dai team coinvolti nelle ultime cinque posizioni. Uno scarto minimo. La cappa negativa continua a convergere intorno al tecnico Fabio Caserta, oggetto di varie critiche da parte della tifoseria, continua ad alimentare anche le riflessioni dei vertici del club.
In questo senso, l’appuntamento di sabato pomeriggio alle 16.15 contro il Venezia può diventare un bivio cruciale per il melitese. La sua posizione, presa in considerazione tra la fine di dicembre e i primi giorni di gennaio, durante la sosta, scricchiola a causa della serie senza vittorie: l’ultima risale all’11 novembre, più di due mesi fa. Inoltre, nelle ultime sette partite sono maturate cinque sconfitte.
La gara con i veneti, pertanto, assume una valenza capitale su vari fronti. Gli arancioneroverdi, domenica, hanno battuto per 5-3 la Sampdoria e continuano a sgomitare per il secondo posto con il Como (con cui sono appaiati a quota 38). Arriveranno quindi motivati ma per il Cosenza il tempo dei regali è terminato. D’Orazio e soci devono invertire la tendenza degli ultimi mesi per provare a scalare la graduatoria e creare un cuscinetto tra sé e la zona più pericolante.

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