Il prossimo mese e mezzo di campionato aiuterà a sciogliere anche il futuro di Roberto Gemmi. Il direttore sportivo napoletano è in scadenza. Un anno fa dopo giorni di riflessioni e colloqui ha deciso di rimanere in rossoblù. Una scelta ovviamente condivisa con la proprietà. Al termine del suo secondo mandato, però, dovrà sedersi nuovamente a tavolino con il presidente Eugenio Guarascio per analizzare la stagione e comprendere se il matrimonio ha ancora la passione necessaria per proseguire oppure se è arrivata la fine dello stesso ed entrambe le parti rivolgeranno altrove l’attenzione. Il diesse silano, nel giorno della presentazione-bis di Viali come allenatore del Cosenza, ha fatto riferimento al suo desiderio di volersi sentire una risorsa e non un problema per il club rossoblù. L’orientamento diventerà chiaro da qui in avanti ma è evidente che sulle decisioni finali peseranno anche i risultati. Il direttore sportivo, due settimane fa, ha fatto anche riferimento alla sua risolutezza a stracciare i contatti quando non avverte la fiducia del club per il quale lavora. Il richiamo in quella circostanza era al suo passato bresciano. Il divorzio dalle Rondinelle è arrivato in un battibaleno. Le dimissioni sono arrivate all’alba della stagione (9 luglio). A lungo si è commentato della divergenza di vedute con il patron biancazzurro Massimo Cellino. Il ds rossoblù si è già preso una rivincita sulla sua ex squadra nel torneo scorso quando ha suggellato il suo lavoro dopo i 180’ playout. Ora, contro i lombardi, cerca tre punti per allontanare la zona più calda della graduatoria. Lo sgambetto farebbe male anche ai bresciani in chiave playoff. La partita del “Marulla” avrà un sapore molto particolare anche per Mattia Viviani, cresciuto nelle Rondinelle con cui si è affermato a certi livelli prima di lasciare l’uscio di casa. Il centrocampista non sta vivendo una stagione semplice con la maglia del Cosenza. Da quando è cominciato il girone di ritorno ha giocato qualcosa come un tempo di gioco, sommando le tre volte in cui è sceso in campo contro Pisa, Lecco e Cittadella. Il play, giunto in estate in prestito con diritto di riscatto dal Benevento (i sanniti hanno mantenuto il diritto di controriscatto), non resterà in riva al Crati al termine del campionato ma fino a metà maggio dovrà contribuire a portare la salvezza in porto, dopo il dramma sportivo già vissuto nell’anno passato con la sua società d’appartenenza. Dall’altro lato, cercherà vendetta Gennaro Borrelli. L’attaccante classe 2000 è stato una meteora con la maglia del Cosenza. Stefano Trinchera lo prese in prestito dal Pescara dopo la sua esplosione nel torneo Primavera 2. Il giocatore però non riuscì a convincere Roberto Occhiuzzi e a gennaio fece le valigie per trasferirsi sempre a titolo temporaneo alla Juve Stabia. Il suo percorso è poi proseguito con nuove avventure in giro e adesso, a 24 anni appena compiuti, ha raggiunto la maturità mancata durante la sua parentesi cosentina. In questo campionato ha già segnato nove reti dopo l’arrivo in prestito dal Frosinone, società con cui ha debuttato in serie A nella sfida contro il Napoli, al pari di Gigi Canotto.