Non accadeva da tanto che il Cosenza chiudesse il campionato facendo circolare un’aria di ottimismo così intensa. Non accadeva dal primo anno di serie B quando, come adesso, i rossoblù hanno chiuso il torneo in crescendo, sfiorando nel finale una clamorosa qualificazione playoff. In quella circostanza però la società silana non è stata capace di ripetersi, cominciando una costante affannosa della salvezza. Ora i tempi sono nuovamente maturi per provare a fare qualcosa in più e Guarascio questa volta dovrà valutare molto attentamente le mosse per garantire al sodalizio bruzio un futuro ancora più stimolante. Il primo passo per farlo passa attraverso il riscatto di Gennaro Tutino, l’uomo da 20 gol in campionato, che ha migliorato il record di Marco Negri. L’uomo del quali tutti parlano e continueranno a chiacchierare anche nelle prossime settimane, fino a quando non sarà chiaro il suo destino. Il gruppo ultrà Anni Ottanta, intanto, ieri ha fatto sentire la sua voce e lo ha fatto commentando un post social del Cosenza: «Riscattare Tutino e costruire intorno a lui una squadra che faccia sognare questa meravigliosa tifoseria», un pensiero che racchiude quello di tutto il “branco”. Anche l'attaccante napoletano ieri ha fatto leva sui social per ringraziare tutti: «Chiudiamo come volevamo. Raggiungendo tutti gli obiettivi che c’erano da raggiungere, personali e di squadra, in quest’ultima giornata. Voglio condividere il mio record e la gioia con i compagni, un grande gruppo, che mi ha messo nelle condizioni di raggiungere questo traguardo, la mia famiglia e tutte le persone che mi hanno sostenuto e supportato!». Tutino idolo rossoblù. Anche il sindaco Franz Caruso è intervenuto sulla salvezza e sulla possibilità del riscatto del numero nove: «I sentimenti che oggi mi pervadono sono un misto di soddisfazione e di rammarico. Siamo orgogliosi dell’ottimo lavoro che mister Viali ha portato a termine, raddrizzando la barca e consentendo al Cosenza di acquisire la meritata salvezza con due settimane di anticipo. Un discorso a parte merita, e non potrebbe essere diversamente, Gennaro Tutino, il nuovo idolo della tifoseria rossoblù. Un giocatore che con l’attaccamento alla maglia, ai colori rossoblù e alla stessa città di Cosenza, è entrato nel cuore di tutti. I suoi 20 gol, da centravanti nato, e grazie ai quali ha battuto il record di Marco Negri, che durava da tantissimo tempo, la dicono lunga sul suo valore e sul fatto che sarebbe importante ricominciare la prossima stagione proprio da Tutino. Non spetta a me condizionare le scelte tecniche ma, da tifoso rossoblù, auspico che si possa compiere ogni sforzo per far restare Tutino a Cosenza. Attorno a lui e Viali si potrebbe costruire il Cosenza del futuro e sono certo che la società e Guarascio siano d’accordo Con una tifoseria così – ha concluso il primo cittadino –nessun traguardo è precluso. Ora godiamoci questo momento, ma da domani cominciamo a lavorare insieme per la nuova stagione. I tempi sono maturi».
Da un'icona di oggi a tre simboli del passato
Tre icone del Cosenza rappresentate in un unico murale. Denis Bergamini, Massimiliano Catena e Gigi Marulla campeggeranno davanti alla porta carraia dello stadio “Marulla”. “La curva del Paradiso” è stata inaugurata ieri pomeriggio ed è dedicata a tutti i sostenitori dei Lupi. Un progetto dalla forte valenza simbolica. L’opera, realizzata su cartongesso trattato dall’artista Antonio Viscardi (omaggiato con una maglia da gioco dal club: ndc), su un’idea del super tifoso rossoblù Donato Buccieri, è stata svelata alla presenza di familiari e tifosi. Hanno partecipato all’evento, oltre ovviamente al team manager silano Kevin Marulla (con lui anche la sorella Ylenia) – figlio del bomber più prolifico di tutti i tempi con la maglia del Cosenza –, anche la responsabile marketing della società di via degli Stadi Rosanna Mortati, il capitano Tommaso D’Orazio e l’assessore Pasquale Sconosciuto. L’opera è stata realizzata mediante tante donazioni effettuate da parte di sponsor, associazioni e tifosi.