Non solo Gennaro Tutino. La programmazione del futuro passa per diversi calciatori la cui permanenza in riva al Crati è prossima alla scadenza. Un passaggio cruciale in vista del prossimo progetto tecnico, dopo la definizione del capitolo direttore sportivo, è legato alla continuità di alcuni elementi che hanno interpretato un ruolo importante nel corso del campionato. Prima il diesse L’effetto domino, come detto, comincerà con l’assestamento della casella relativa al ds. Guarascio, all’alba della stagione giunta alle battute finali, ha aperto i rubinetti in misura maggiore rispetto agli altri anni. Un aspetto che è stato riconosciuto da Roberto Gemmi nel giorno della conferenza stampa di presentazione di Fabio Caserta. Questo non è bastato per permettere al Cosenza di raggiungere un piazzamento playoff. I silani hanno però sfiorato l’arrivo tra le prime otto. Un obiettivo che in via degli Stadi si erano dati, malgrado si sia fatto fatica a riconoscerlo per non aumentare la pressione. A questo punto, però, l’appetito generato dal finale e da alcune fasi precedenti del torneo alimentano l’aspettativa in vista del futuro prossimo. E di questo parleranno il presidente e il direttore sportivo napoletano negli incontri che si terranno a partire dai prossimi giorni. Se le idee dovessero coincidere allora il rapporto dovrebbe proseguire ancora, giungendo al terzo anno. Un tempo che farebbe diventare Gemmi il secondo ds più longevo della gestione Guarascio alle spalle di Stefano Trinchera. Rinnovi La definizione di questo capitolo non potrà prolungarsi eccessivamente perché William Viali - lui sì, certo di rimanere fino al 30 giugno 2025 in virtù del contratto di 15 mesi sottoscritto a marzo scorso quando ha rilevato Caserta - aspetta risposte in merito ad alcune permanenze. Appunto, non solo Tutino, che nel caso in cui il Cosenza dovesse esercitare il diritto di riscatto diventerebbe a tutti gli effetti un calciatore silano. Anche altri giocatori di primo piano della rosa attendono di capire cosa succederà. A cominciare da Andrea Meroni. Il 27enne difensore di Monza è ad un mese e mezzo dalla scadenza del biennale sottoscritto nell’estate del 2022 quando Gemmi lo ha riportato in riva al Crati. Il centrale è una pedina molto importante nello scacchiere tattico. Nei mesi scorsi, durante i quali sono stati prolungati gli accordi con Martino, Calò e Venturi, un’intesa non è stata raggiunta. Così come è successo per Idriz Voca, anche lui elemento di spessore presente all’interno della rosa. Dieci mesi fa era stata analizzata anche l’ipotesi di rinnovo di Leonardo Marson, poco utilizzato ma che ha mostrato affidabilità quando è stato chiamato in causa al posto di Micai. Oltre a questi, poi, si aggiunge Simone Mazzocchi. Per lui, come per Tutino, il Cosenza ha a disposizione il diritto di riscatto dall’Atalanta (che ne ha conservato il controriscatto). Se dovesse concretizzarsi l’operazione per il numero nove, potrebbe ridursi il margine economico per completare la negoziazione relativa al milanese. Rinforzo CamporeseCon il conseguimento della salvezza scatta il riscatto di Michele Camporese, che diventa il primo rinforzo. Il centrale di Tirrenia, ammonito a Como e di conseguenza squalificato per la prima giornata del prossimo campionato, ha confermato la sua affidabilità tecnica ma anche fisica. Su questo aspetto era scattato qualche allarme a gennaio, poi fugato dalla continuità di rendimento. Sarà il leader del pacchetto arretrato pure nella 2024-2025.