Un anno particolare quello vissuto da Aldo Florenzi. Il centrocampista sardo del Cosenza, dopo essere stato l’ago della bilancia dei Lupi nei due campionati precedenti, si è ritrovato indietro nella gerarchie. Il 22enne di Nuoro non è riuscito a cambiare marcia e ad imporsi. Né con Caserta né con Viali è riuscito a giocare con la continuità con cui avrebbe voluto. Mesi complicati durante i quali, inoltre, ha cambiato agente e subito una squalifica del tribunale federale poi convertita in ammenda. Insomma, una stagione da dimenticare, senza reti, un solo assist all’attivo (la sponda per Tutino in occasione dell’ultima partita di Como: ndr), 28 presenze totali ma soltanto 11 da titolare (29% delle volte). La consacrazione non è arrivata e il centrocampista adesso si troverà davanti ad un bivio molto importante per il suo futuro. Così come il Cosenza. Trascorrere un altro anno in secondo piano non avrebbe risvolti positivi per nessuna delle due parti. I rossoblù devono decidere se tornare a puntare forte su di lui oppure se separare le strade al termine di un’avventura favolosa, durante la quale Florenzi si è imposto come uno dei giocatori più amati dai tifosi. Affetto testimoniato giorno per giorno anche per strada da chi lo incrocia. Anche ora, a qualsiasi evento marketing promosso dal club di via degli Stadi, il sardo è tra i più acclamati e ricercati per foto e autografi ricordo. Un paio di mesi fa, per la giornata “Lupi al Liceo” organizzata al “Telesio”, uno studente gli ha chiesto se si vede come bandiera del Cosenza. Da parte sua, il numero 34 ha confermato di stare bene in città e voler dare il massimo per la squadra fino all’ultimo dei giorni in cui resterà in riva al Crati. Da un lato, la riconoscenza per la piazza, dall’altro le esigenze della carriera da calciatore. Ad ottobre 2022 ha rinnovato il suo contratto, estendendolo fino al 30 giugno 2026, con un’opzione per la stagione successiva. Un vincolo lungo ma intorno alle quali dovranno essere compiute attente riflessioni. L’estate scorsa sembrava potesse essere quella del suo addio ma poi i problemi fisici e l’operazione in artroscopia hanno mantenuto tiepido l’interesse delle altre formazioni, tra le quali il Bari. Il suo valore di mercato in questi mesi si è ovviamente abbassato. Pertanto, nel caso in cui dovesse arrivare una cessione, i rossoblù non guadagnerebbero la somma auspicata precedentemente (oltre 2 milioni). Potrebbero inserire semmai altre clausole particolari in grado di far crescere la cifra a posteriori: percentuale su una rivendita oppure bonus legati agli obiettivi personali e di squadra. L’altra strada passa invece per trattenerlo ancora con l’intenzione di puntare su di lui e consegnargli la chance di poter tornare ad incidere come un tempo. Il presidente Eugenio Guarascio lo ha sempre coccolato in maniera particolare, dichiarando in varie circostanze una predilizione nei suoi confronti. Ogni considerazione sulla vicenda, un’altra di quelle che marcheranno l’estate dei Lupi, sarà valutata più avanti ascoltando il parere del giocatore ma anche di William Viali, che potrebbe essere disposto a tenerlo volentieri, e del direttore sportivo. Gemmi, a tal proposito, attende di incontrare Guarascio nelle prossime ore per definire il suo futuro.