Cosenza

Venerdì 22 Novembre 2024

Cosenza, tre stelle... per un sogno. E la piazza si scalda per il riscatto a sorpresa di Gennaro Tutino

Il Cosenza ricomincia da tre e sogna in grande. Gennaro Tutino, Beppe Ursino e Gennaro Delvecchio: Guarascio ha chiuso il precedente capitolo, ha rotto in maniera decisa con il passato ed è tornato in conferenza stampa (per presentare dg e ds) dopo due anni e mezzo, presentandosi con la risposta che tutta la città avrebbe voluto ascoltare da tanto tempo: «Oggi è un giorno importante. Abbiamo riscattato Tutino». Che sia l’alba di un nuovo inizio è lui stesso ad annunciarlo, prima di mettersi da parte. E per la prima volta i riflettori su di lui calano realmente. Dopo giorni di incertezza e depistaggi, i rossoblù hanno gettato l’asso sul tavolo suscitando immediatamente l’euforia della tifoseria, che sui social ha accolto l’annuncio del riscatto dell’attaccante napoletano – l’uomo da 20 centri in serie B con la casacca silana, come lui nessuno mai nella storia del club bruzio – come se si trattasse di un traguardo sensazionale (si tratta, in ogni caso, dell’operazione più onerosa dell’era Guarascio). Il massimo dirigente, intanto, martedì vuole già presentare la nuova campagna abbonamenti, confidando in numeri in rialzo rispetto agli anni scorsi, spinti dall’effetto Tutino. I prezzi dovrebbero essere leggermente più alti rispetto al passato. Serie A: il sogno di Ursino. In realtà, a questo ha fatto riferimento il direttore generale Beppe Ursino. Sarebbe forse eccessivo parlare di one man show ma, sicuramente, il dg è stato il grande protagonista della conferenza di ieri a mezzogiorno nella sala stampa “Bergamini”. Il navigato uomo di calcio di Roccella Jonica, per il quale Guarascio – con ironia – ha ammesso di nutrire «un amore irresistibile da quasi tre anni a questa parte» (ha provato a vincolarlo al club silano già nel recente passato: ndc), ha confermato l’entusiasmo di un ragazzino, già messo in luce in precedenza da chi lo conosce bene, e riconosciuto il suo obiettivo più recondito: guadagnare “l’olimpo” del calcio con il Cosenza. «Da piccolo avevo due sogni, fare il direttore sportivo e arrivare in serie A. Ho avuto la fortuna di realizzarli entrambi. Guarascio è venuto fino a casa mia pur di convincermi. Dopo questo lungo corteggiamento, andato male in precedenza perché ero stanco e volevo riposare, adesso ho ceduto al pressing. L’ho fatto per una sola ragione, ho un sogno nel cuore ma non lo svelerò mai». Poco dopo però si è sbottonato un po’ di più: «Ritengo che questa sia una piazza preparata per la serie A ma dobbiamo pensare ad uno step per volta. Il primo è la salvezza, dopodiché ci sono i playoff e poi, chissà... Per raggiungere lo scopo è fondamentale lavorare in un clima sereno, equilibrato e di fiducia. Giudicheremo quanto fatto alla fine del campionato ma, a priori, abbiamo bisogno di avvertire un credito da parte dei tifosi e della stampa. La serie B ha salutato qualche grandissima proprietà, la prossima sarà molto equilibrata. Prometto che faremo di tutto per raggiungere risultati importanti. Il riscatto di Tutino è un segnale in quest’ottica». L’attaccante resterà a Cosenza oppure sarà ceduto? Gennaro Delvecchio ha provato a distriscarsi sull’argomento: «È stato un grande sacrificio, conosciamo bene le cifre di questa operazione. Siamo una realtà piccola in un mondo nel quale con noi si muovono gli squali, come questi fondi asiatici di cui tanto si parla. Dobbiamo essere contenti di avere un presidente che agisce con coerenza, passione e coscienza. Il riscatto di Tutino è un’operazione fuori dall’ordinario, avallata da Guarascio in prima persona. Ci muoveremo però in linea con un budget predefinito. Cosa succederà dopo è troppo presto per dirlo e sarebbe riduttivo e controproducente ridurre l’aspetto tecnico ad un solo calciatore. Ogni situazione sarà analizzata con l’allenatore».

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