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Cosenza, c’è subito la grana Tutino

Dopo il riscatto a sorpresa definito dal presidente Guarascio, la società proverà a resistere. Ma il procuratore dell’attaccante ha definito «concluso» il suo ciclo in rossoblù

C’eravamo tanto amati, e adesso? Il pranzo è rimasto indigesto alla tifoseria silana che si è ritrovata spiattellate le nuove dichiarazioni dell’agente di Gennaro Tutino, Mario Giuffredi. Il procuratore campano – che da alcune settimane ha ingaggiato un braccio di ferro con il Napoli per Giovanni Di Lorenzo ed è abituato a condurre il “gioco sporco” per favorire gli interessi dei suoi assistiti – ha definito «concluso» il ciclo dell’attaccante nel Cosenza. Le sue parole hanno ovviamente creato scompiglio nella tifoseria (ne parliamo nella cronaca cittadina), che ha adottato il numero nove in tempi non sospetti e ne ha fatto un simbolo.

Giuffredi ha orientato il mirino nei confronti di Eugenio Guarascio, che – secondo quanto detto dall’agente a Tuttomercatoweb.com – non ha avvisato né lui né il calciatore di avere l’intenzione di procedere ad esercitare il diritto di riscatto (da 2.4 milioni di euro) stipulato un’estate fa con il Parma. Circostanza durante la quale al tavolo della trattativa, insieme a Roberto Gemmi (ora non più il ds dei Lupi), era seduto evidentemente lui stesso, dal momento che cura gli interessi del numero nove rossoblù da tre anni a questa parte. Da quando Tutino ha rotto il legame con Vincenzo Pisacane per trasferirsi nella sua scuderia.

Ed il calciatore? Per il momento ha scelto la strada del silenzio. Dietro questa decisione potrebbe esserci anche da parte sua un risentimento, come affermato da Giuffredi. Una tesi che sembrerebbe avvalorata, peraltro, dall’atteggiamento avuto in queste ore durante le quali, ricevuta la notizia del riscatto, non ha fatto nessuna menzione ad essa sui suoi profili social, sui quali gli unici post in riferimento al Cosenza di queste ore sono quelli condivisi dalla Lega B.

Sono stati tanti, tuttavia, i commenti dei sostenitori silani che in queste ore hanno invitato il loro beniamino a fare chiarezza sulla vicenda e, casomai, prendere le distanze dalle dichiarazioni rilasciate dal suo procuratore. Tutino pochi giorni fa ha manifestato le sue legittime aspirazioni di carriera, confermando di essere pronto e volersi misurare nuovamente con la serie A. A ridosso dei 28 anni, che compierà il prossimo 20 agosto, è un desiderio condivisibile, specie alla luce di una stagione vissuta da assoluto protagonista. Ed è probabilmente anche un’eventualità davanti alla quale non si opporrebbe il Cosenza, che allo stesso tempo ha tutto il diritto di salvaguardare l’investimento appena compiuto, anche nel caso in cui Guarascio abbia realmente compiuto la leggerezza di non rendere partecipi dell’affare le parti in causa.

Il contratto entrato in vigore vincola Tutino alla società di via degli Stadi fino a giugno 2027 e lo rende uno dei calciatori più pagati della serie B. Un investimento notevole in termini economici per un club di medio-piccola dimensione, ma che consente ai rossoblù di mantenere un potere di non poco conto in caso si dovesse passare al tavolo delle trattative con altri club. Con la consapevolezza che difficilmente Gennaro Tutino entrerà in rotta di collisione con quell’ambiente che lo ha eletto a beniamino indiscusso e del quale si è innalzato a capopopolo. Poche settimane fa, a Palazzo dei Bruzi, durante la consegna del Sigillo della città, ha pubblicamente rinnovato il suo amore nei confronti della città.

 

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