Alvini e Delvecchio concordano nel ritenere vantaggioso presentarsi in ritiro con buona parte della rosa della prossima stagione già a disposizione. Lavorare con gli uomini con cui si intende affrontare il campionato darà al tecnico di Fucecchio la possibilità di “indottrinare” i suoi adepti. Sarebbe un vantaggio non di poco conto. Il ds, pertanto, dovrà lavorare intensamente nelle prossime due settimane per dare un’impronta consolidata alla rosa. Attualmente, sarebbero 21 gli elementi a disposizione di Alvini. Alcuni di questi però potrebbero essere coinvolti dal mercato in uscita. La priorità di Delvecchio. Tentando di ipotizzare un Cosenza secondo il 3-5-2 o 3-4-1-2 sono evidenti le zoppie presenti nel settore nevralgico. In questa zona del terreno di gioco, infatti, rimane sotto contratto Jack Calò, rilanciato dall’ottimo finale del passato torneo. Il play triestino però ha pochi compagni intorno a sé per il momento. Nel circolo centrale potrebbero essere adattati vicino all’ex Benevento altri tre giocatori. Il primo è ovviamente Christian Kouan, che sarà silano dal prossimo primo luglio ma è stato già ufficializzato dal club di via degli Stadi. L’altro nome in lista è quello di Aldo Florenzi, che se non dovesse essere impiegato da trequartista potrebbe essere maggiormente a suo agio in un centrocampo a cinque. L’ultimo è D’Urso, ormai prossimo al rientro dal prestito alla Triestina. Anche lui, come Florenzi, non è prettamente un centrocampista in grado di garantire filtro in fase di non possesso palla, tornerebbe più utile in una posizione più avanzata dello scacchiere di gioco. Per il ds Gennaro Delvecchio resta accesa la spina sul reparto “centrocampo”. Gli occhi del pugliese, dunque, potrebbero rimanere ben attenti sulla zona centrale, un settore che potrebbe essere rimpolpato anche con l’innesto di un under in grado di offrire fisicità e dinamismo (nelle scorse ore era trapelato il nome di Jacopo Martini). Abbondanza a destra. Sulle corsie laterali, almeno per i primi giorni di ritiro, non vi è una necessità impellente dal momento che la coppia di sinistra potrebbe essere garantita da D’Orazio e La Vardera. Semmai, il problema - di abbondanza - potrebbe esserci sulla fascia. Le alternative potrebbero essere addirittura quattro. Con un ipotetico 3-4-1-2, Marras si candida ad occupare la corsia destra. Martino potrebbe essere l’opzione di riserva opppure anche essere arretrato nei tre di difesa, un po’ come sta facendo Di Lorenzo nell’Italia di Luciano Spalletti in questo Europeo. Il laterale modenese ha già ricoperto il ruolo di centrale destro di una retroguardia a tre in altre circostanze nel corso della sua avventura rossoblù. Potrebbe rimanere una soluzione da tenere in considerazione lungo tutta la stagione, a maggior ragione adesso che il Cosenza da quella parte ha perso una pedina importante, in termini di galloni, come Meroni. Alla voce dei cursori di destra, comunque, rimangono anche Cimino e Gyamfi, motivo per il quale potrebbe porsi l’esigenza di compiere almeno un taglio. Affidabilità in difesa. Per il cuore della difesa, i silani hanno ancora Camporese e Venturi e a questi due si torneranno ad aggiungere anche Sgarbi (impegnato nel recupero dall’infortunio al tendine d’Achille: le sue condizioni saranno monitorare) e Hristov. Delvecchio dovrà aggiungere all’organico quantomeno un calciatore d’esperienza e sicura affidabilità e un profilo giovane ma sufficientemente pronto per completare il reparto. Il partner del nove. In attacco, le scelte del ds passeranno anche attraverso Gennaro Tutino. Se l’attaccante dovesse andare via, il Cosenza sarà costretto a reperire sul mercato un numero nove che non faccia soffrire l’addio del napoletano. I rossoblù ritroveranno anche Zilli e Arioli ma anche questi due dovrebbe muoversi nuovamente. Un destino che dovrebbe accompagnare pure l’italoaustraliano Novello, che un anno fa ha praticamente perso un anno dovendosi accontentare in alcune circostanze in Primavera. Il settore offensivo, dunque, anche questa volta dovrà essere ricostruito ex novo. La priorità di mercato per la costruzione della squadra, e alla luce del ritiro, sembra essere rappresentata da un giocatore in grado di giocare intorno ad una punta centrale. Ma, se dovesse rimanere Tutino, potrebbe essere anche lui a girare intorno ad un attaccante maggiormente strutturato. Il calciatore cresciuto nel Napoli è un profilo moderno, in grado di giocare bene in diversi contesti e con l’assegnazione di compiti differenti. Una peculiarità che contribuisce a renderlo tanto appetito sul mercato.