Tommaso D’Orazio si appresta a vivere un’altra stagione da “lupo”. Oggi per il terzino mancino abruzzese comincia la settima avventura con la maglia del Cosenza. Un tempo intervallato dai trasferimenti a Bari, Ascoli e Sudtirol. In rossoblù è arrivato per la prima volta a gennaio 2017 quando il ds Aladino Valoti lo ha prelevato in prestito dal Teramo. Pochi mesi più tardi, con Stefano Trinchera, è diventato a tutti gli effetti un calciatore di proprietà del club di via degli Stadi, all’alba di quella che sarebbe diventata la stagione del ritorno in serie B a distanza di quindici anni dall’ultima volta. Nei due anni successivi ha contribuito a firmare due salvezze consecutive, la seconda delle quali con un finale di campionato clamoroso, terminato di diritto nel libro delle grandi imprese compiute dal Cosenza. Proprio lui tra i protagonisti indiscussi di quella stagione sportiva. In riva al Crati è poi tornato durante un altro calciomercato invernale, quello di gennaio 2023. Considerata l’emergenza sul settore sinistro, Roberto Gemmi ha deciso di consegnare a lui la fascia. Le sue prestazioni hanno migliorato la tenuta della formazione di Viali. L’estate scorsa, poi, è diventato nuovamente rossoblù a tutti gli effetti, rinnovando anche il suo contratto pochi mesi dopo l’inizio dello scorso torneo. La stagione scorsa è trascorsa tra momenti positivi ed altri con meno soddisfazioni anche e soprattutto a livello personale dal momento che per diversi mesi è rimasto fuori dall’undici. Si è rilanciato nel tratto finale del campionato quando con un gol (nel 4-0 di Reggio Emilia contro la Reggiana) e tre assist (due con il Bari e uno con l’Ascoli) ha fatto parte della rinascita del Cosenza. Con 159 presenze è il leader per numero di volte che ha indossato la casacca silana tra i giocatori attualmente presenti in rosa (l’altro ultracentenario è Gennaro Tutino: 110). Da agosto tornerà a sgomitare per conservare il suo posto, tentando dunque di mantenere la sua leadership per la casella di competenza dall'inizio alla fine. Se così dovesse essere, avvicinerebbe considerevolmente le 200 partite con i Lupi, portandosi a quel punto a ridosso della top ten dei recordman di presenze della storia del sodalizio rossoblù. Il suo attaccamento alla maglia, ai colori e alla città sono fuori discussione. In più di una circostanza li ha lasciati percepire, a volte ricorrendo ai social, ormai diventati il canale preferito per interagire con i tifosi. Anche quest’anno non avrà vita semplice, sarà affiancato da un nuovo competitor nella sua stessa posizione. Pure in questo caso, D’Orazio - 34 anni compiuti a maggio - lavorerà a testa bassa lasciando parlare il terreno di gioco. La competizione di Gianluca Frabotta durante la seconda parte della stagione appena transitata in archivio lo ha stimolato. Un esame che lo ha temprato e lo ha temprato facendo registrare uno step di crescita.