Dopo Christian Kouan, ieri mattina è stata la volta di Riccardo Ciervo e Andrea Rizzo Pinna. Il secondo e il terzo acquisto di questa stagione hanno pronunciato le prime parole da calciatori del Cosenza nella sala stampa “Bergamini”, accompagnati dal direttore sportivo Gennaro Delvecchio, immerso in un’attività febbrile per consegnare i “pezzi” necessari allo scacchiere tattico di Massimiliano Alvini il più rapidamente possibile. Il ds di Barletta ha ribadito le qualità essenziali per far parte dell’organico rossoblù: «entusiasmo, dinamicità, “garra”, fame». Su Ciervo ha rivelato che la trattativa ha vissuto un momento difficile perché «si sono inserite altre squadre». «A Riccardo ho detto che è in un momento topico della sua carriera. Deve raccogliere i semi del suo talento, trasformando le potenzialità in qualità vere e proprie perché è un calciatore di un livello superiore rispetto alla serie B». Confida molto anche in Rizzo Pinna: «Qualche anno fa, su di lui, vi erano enorme aspettative. Fin qui, nella sua carriera, ha avuto qualche incidente di percorso. Sono convinto che in una piazza come Cosenza possa dimostrare tutto il suo valore. Quando ci siamo sentiti al telefono mi ha detto che sarebbe venuto in città anche la sera stessa. Questo è stato sintomatico del suo desiderio di far parte del nostro progetto».
Il ricordo della tifoseria
Ciervo ha già giocato in tre circostanze al “Marulla”. Ovviamente da avversario. Nella prima con il Frosinone, nella seconda con il Venezia e, a settembre 2023, contro il Sudtirol. Proprio in quest’ultima circostanza ha stupito per il saggio di bravura mostrato principalmente in occasione del momentaneo 1-1 biancorosso firmato da Casiraghi. Anche lui però ha un suo personale ricordo di quella giornata: «La tifoseria mi ha impressionato. Cosenza è una piazza molto importante per la categoria. Arrivo con la testa giusta e una grande voglia di mettermi in gioco. Ho parlato telefonicamente con Alvini nelle scorse ore e mi ha trasmesso una grande energia. Non conosco nessuno dei nuovi compagni ma non ci sono problemi, il ritiro sarà l’occasione per farlo».
Punto di partenza
Rizzo Pinna giunge come matricola nel campionato di Serie B. Ha messo però da subito in chiaro idee e ambizioni: «Non vedo l’ora di confrontarmi con la categoria. A Lucca mi sono espresso bene riuscendo ad esaltare le mie caratteristiche, spero di confermarmi in questa nuova dimensione. Quando ho parlato con Delvecchio mi ha detto che questo per me deve rappresentare un punto di partenza e ne sono convinto anche io. Ho voglia di mostrare le mie qualità ai tifosi, ma sono consapevole che per farlo dovrò lavorare giorno per giorno con enorme umiltà. Ricordo Miccoli? È un paragone che può reggere se prendiamo in considerazione le caratteristiche tecniche, ma lui ha avuto una carriera eccezionale. Se solo facessi una metà di ciò che ha fatto lui allora potrei definirmi soddisfatto».
Suggerimenti tattici
Gli ultimi due rossoblù hanno poi dato delle indicazioni tattiche ad Alvini. Ciervo ha detto di preferire essere utilizzato «sulle corsie esterne nei tre d’attacco». Rizzo Pinna ha invece indicato una preferenza per il ruolo di «trequartista oppure esterno alto di sinistra». Ma su questo aspetto, Delvecchio ha subito replicato dicendo che «le scelte tattiche spettano al tecnico», che dovrebbe variare tra alcuni sistemi di gioco: 3-4-1-2, 3-4-2-1 o 3-5-2.