Applicazione, organizzazione e identità. La vittoria del Cosenza contro la Cremonese non è stata frutto del caso ma ha mostrato l’impronta di Massimiliano Alvini. Il tecnico si è messo al lavoro fin dal primo giorno con enorme passione e determinazione. La sua filosofia di gioco fino a questo momento è stata assimilata dai suoi uomini. Il successo del “Marulla” all’esordio in campionato” è sicuramente la migliore ricetta perché possa essere sviluppata ancora in un clima di fiducia. La trasferta con il Mantova e le prossime prove poi daranno altri segnali sullo stato delle opere. Intanto, l’1-0 con la Cremonese è stato merito dell’ottima interpretazione della gara evidenziata da D’Orazio e soci. Ed è proprio alla luce di ciò che i quasi 7mila del “Marulla” hanno tributato un grosso applauso e cori di approvazione all’indirizzo del tecnico toscano al termine del confronto. La memoria però si riaggiorna nel giro di poco in ogni tifoso, come insegna il passato.
I primi tre punti di questa stagione sono stati conquistati con il centro firmato dal cursore mancino abruzzese. Il capitano era stato il più pericoloso dei rossoblù anche prima della rete giunta alla mezz’ora. Ci aveva provato persino su calcio d’angolo, con un cross a rientrare disinnescato da Fulignati all’altezza del secondo palo. D’Orazio e soprattutto Ciervo hanno provocato guai seri alla squadra di Stroppa. Il 3-4-1-2 di Alvini si è imposto sul 3-5-2 di Stroppa anche in virtù della capacità degli esterni di raggiungere la trequarti avversaria con pericolosità. Se il laterale sinistro ha firmato il gol vittoria, dall’altra parte, il prodotto del settore giovanile della Roma ha confezionato diverse accelerazioni che hanno mandato in tilt Quagliata.
Con un po’ di concretezza in più, il risultato sarebbe potuto essere tranquillizzante ma il Cosenza necessita ancora di aggiustamenti, soprattutto in attacco.
Sankoh prossimo alla firma. Il lavoro di Delvecchio non è ancora terminato. Prosegue a ritmo serrato. Già dalle scorse ore, in riva al Crati è arrivato l’attaccante olandese Mohamed Sankoh. Il calciatore originario della Sierra Leone è rientrato allo Stoccarda dopo il prestito all’Heracles, formazione della massima divisione dei Paesi Bassi. Con il club di Almelo ha segnato sei gol durante lo scorso campionato. Sankoh, 21 anni da compiere ad ottobre, diventerà un nuovo Lupo. Si tratta del secondo calciatore pescato dal direttore sportivo pugliese al di fuori dei confini nazionali. Il primo José Mauri, però, aveva già maturato altre esperienze in Italia. L’olandese dello Stoccarda, invece, si cimenterà per la prima volta in un nuovo contesto. Ha già giocato comunque in diversi Paesi, dal momento che è transitato pure dall’Inghilterra, militando nel settore giovanile dello Stoke City.
Nelle ultime ore, poi, si sono intensificati i contatti con il Genoa per prelevare Andrea Favilli. L’attaccante pisano, reduce da un prestito biennale alla Ternana, può trasferirsi a Cosenza a titolo definitivo. Ha ancora un anno di contratto con la società ligure ma è fuori dal progetto tecnico e cambierà aria prima della fine del calciomercato. Il suo futuro adesso è vicinissimo a tingersi di rossoblù. Delvecchio è in contatto con il suo entourage già dall’inizio dell’estate.
Cosenza, c’è già l’impronta di Alvini: preso Sankoh, può arrivare Favilli
Il successo sulla quotata Cremonese ha mostrato una squadra con una precisa identità tecnica e tattica
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