L’estate del Cosenza è stata costellata dai ritardi. Un avvio a rilento, ingigantito da una struttura che si sta riorganizzando ai piani alti del club. Ovviamente della situazione hanno risentito alcuni comparti del sodalizio. Uno di questi è il settore giovanile. Il ritardo con il quale sarà costretto a convivere il vivaio rossoblù ha ben poco a che vedere con un club professionistico. La volontà del dg Beppe Ursino di imprimere un’inversione ad U cozza terribilmente con quanto sta avvenendo alle formazioni minori del Cosenza. Nessuno dei team è ancora partito per iniziare il lavoro precampionato. Questo malgrado la stagione dell’Under 17 di Danilo Angotti cominci fra nove giorni (gli Allievi debutteranno l’1 settembre contro la Salernitana). La Primavera inizierà il suo torneo “soltanto” il 14 settembre ma è incomprensibile il modo in cui sia stata abbandonata a se stessa in questa fase. Neppure il gruppo di Nicola Belmonte ha iniziato a lavorare. Eppure l’Under 19 è il serbatoio più vicino alla prima squadra e negli ultimi anni ha “foraggiato” la formazione più in vista con diversi elementi. Il ritardo, tuttavia, è eclatante. Tutti gli altri sono già partiti (si è già giocato addirittura il primo turno della Coppa Italia Primavera, alcune formazioni hanno cominciato a fine luglio). I rossoblù devono fare ancora i conti con problemi di diversi natura: regolarizzare la posizione di tutti i tesserati che non sono in possesso di un contratto federale (i controlli della Covisoc sono effettuati soltanto su questi ultimi), al rinnovo dei contratti per i campi di allenamento (il club silano deve pagare ancora i canoni della passata stagione ma ha già aperto il dialogo). In più, la mancanza di un segretario che si occupi del settore giovanile (a Carmine Giordano, punto fermo degli ultimi sei anni, non è stato per il momento rinnovato il contratto). Della parte organizzativa adesso si sta occupando la collaboratrice Daniela Fiorelli ma è necessario aggiungere figure dedicate. Una “mortificazione” che giunge dopo che già un anno fa sono state ridotte le risorse dedicate al vivaio. La spending review societaria, dopo aver tagliato il settore femminile (pure qui sono diversi i pagamenti arretrati delle collaboratrici del club che hanno dato una mano alla causa nei mesi scorsi), prosegue.