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Cosenza, il rebus del centrocampo. Alvini chiamato a trovare la quadra

Diverse soluzioni per il reparto nevralgico rossoblù. Da Florenzi a Mauri, da Charlys a Kourfalidis... quante opzioni

Non lo ha riconosciuto apertamente perché le parole espresse prima della sfida di Coppa Italia con il Torino sono state dirette suscitando perplessità dall’altro lato ma Massimiliano Alvini avrebbe voluto un centrocampista in più prima della chiusura del calciomercato. Il tecnico rossoblù non è stato accontentato. Nelle ultime ore di mercato, sul finire della scorsa settimana, il direttore sportivo Gennaro Delvecchio ha tentato di aggiungere alla rosa quell’elemento che ancora mancava all’allenatore. I tentativi per arrivare a Coli Saco e Gino Infantino sono caduti nel vuoto.
Fino a gennaio, pertanto, il toscano dovrà andare avanti con il materiale umano che possiede.
Prima della sfida con il Palermo ha detto che avrebbe gradito una pedina in più nel circolo centrale ma non ha fatto alcuna polemica. In mediana, il Cosenza appare un po’ carenti in termini di centimetri. Un fattore che in alcune occasioni ha creato qualche difficoltà sugli sviluppi di palla inattiva. Una situazione che, almeno per il momento, ha contribuito a rendere quasi indispensabile la presenza di Charlys. Il centrocampista brasiliano è stato preferito a Kourfalidis in tre delle quattro partite giocate in questo avvio.
Dopo la sosta sarà interessante notare se Alvini continuerà a preferire il giocatore classe 2004 di proprietà dell’Hellas Verona oppure il greco giunto in estate dal Cagliari.
Dopo il match con lo Spezia di otto giorni fa, l’allenatore bruzio inoltre ha parlato della possibilità di poter far coesistere Florenzi e Mauri. In merito hai due ha detto che potrebbero essere schierati contemporaneamente. Prove di coesistenza potrebbero dunque vedersi più avanti ma in questo caso sarà interessante capire se i due saranno impiegati sulla stessa linea oppure se, ad esempio, la posizione di Florenzi sarà rivista. In un’ipotesi del genere, il Cosenza potrebbe giocare con un centrocampo a cinque oppure mantenere il 3-4-1-2 con il ragazzo di Nuoro avanzato sulla trequarti. Una soluzione che gli consentirebbe di dialogare in una zona più avanzata del terreno di gioco con la possibilità di penetrare in area avversaria e risultare determinante negli ultimi metri di campo.
Sono ipotesi alle quali Alvini potrebbe decidere di lavorare alla ricerca di maggiori varianti. In linea di massima, il tecnico ha già inquadrato un undici di base. La formazione tipo, però, potrebbe essere messa a repentaglio dall’ingresso negli ingranaggi degli ultimi acquisti del mercato, Ricci e Strizzolo.
Il primo tenterà di insidiare D’Orazio sulla corsia sinistra, con buona pace di Martino, terminato in fondo alle gerarchie tanto a destra quanto sulla corsia sinistra (era stato adattato in quest’ultima in più di un’occasione nelle sue due prime stagioni in riva al Crati).
Il secondo, invece, entrerà in bagarre con Sankoh e Mazzocchi per un posto nell’attacco. Una competizione stimolante per guadagnare un posto accanto a Fumagalli, che dopo i primi 360’ della stagione sembra essere fuori da ogni ballottaggio, considerate anche le buone prestazioni offerte.

 

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