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Cosenza alla ricerca del gol perduto: solo Fumagalli non può bastare

I silani continuano a denunciare una preoccupante sterilità offensiva

Le ultime due partite interne hanno abbassato il rendimento del Cosenza al “Marulla”. Con Sassuolo e Sudtirol sono arrivate due sconfitte che hanno rallentato la squadra di Alvini. Tra la prima e la seconda sosta del campionato, i rossoblù hanno sperperato un ciclo di gare che li ha visti per tre volte su quattro esprimersi davanti ai propri tifosi. D’Orazio e soci hanno ripreso battendo la Sampdoria ma poi si sono inceppati perdendo una ghiottissima opportunità.
Attacco spuntato. I silani hanno così perso posizioni tanto da arretrare fino all’ultimo posto in graduatoria. Soprattutto, nelle ultime due gare davanti al proprio pubblico, i Lupi sono rimasti all’asciutto di reti, rendendo impossibile quindi sommare il bottino pieno. Una sterilità offensiva che inizia a farsi via via sempre più preoccupante. L’eredità lasciata da Gennaro Tutino è un fardello pesante per l’organico, che nel passato campionato ha fatto quasi esclusivo riferimento all’attaccante napoletano per rendere meno problematico il suo percorso. Senza un vero bomber, la ricerca del gol è diventata più complicata. Lo sta diventando anche fare risultato. Alvini è perfettamente consapevole della situazione. Una condizione di precarietà che poteva essere ampiamente prevista alla vigilia della stagione, considerati i precedenti realizzativi degli elementi in rosa. Le speranze si concentrano in questo momento su Tommaso Fumagalli. Il “puma” ha siglato tre marcature, vale a dire il 42.86% del totale. I prossimi due mesi scioglieranno le riserve sulla capacità del Cosenza di fare gol. I silani, terzo peggior attacco della categoria con 7 reti realizzate (stesso numero di Catanzaro e Carrarese), aspettano ancora Mazzocchi e confidano che Strizzolo possa tornare letale.
L’attaccante ex Modena e Zilli, che si è dovuto accontentare di pochi minuti sparsi tra i vari incontri, sono i due giocatori con caratteristiche più marcatamente da prima punta ma solo in due occasioni si è scelto di fare riferimento sul numero 32 al fischio d’inizio ed in ambedue le circostanze (Sassuolo e Sudtirol), non è bastato questo per risolvere le difficoltà davanti alla porta avversaria. Alvini dovrà sperimentare altre ipotesi nel tentativo di rendere maggiormente affilato il suo schieramento. Se non dovesse essere una risoluzione della questione però bisognerà intervenire sul mercato affidandosi all’usato sicuro.
Una giornata a Delvecchio. Dopo l’ottava giornata di campionato, Charlys è già finito in diffida. Il centrocampista brasiliano, contro il Sudtirol, ha rimediato il quarto cartellino giallo. Alvini sarà costretto a fare a meno di lui dopo la prossima ammonizione. Il giudice sportivo, intanto, ha squalificato per una giornata il direttore sportivo Gennaro Delvecchio. Il ds pugliese è stato espulso nel corso dell’intervallo quando ha avuto un acceso scambio di vedute con il preparatore atletico altoatesino Danilo Chiodi, ex rossoblù ai tempi di Pierpaolo Bisoli. Delvecchio non potrà quindi accompagnare la squadra in panchina, come da suo costume, nel prossimo delicato impegno contro il Cittadella in programma dopo la sosta. Dovrà seguire la gara del “Tombolato” dalla tribuna.

 

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