Cosenza all’esame della Juve Stabia. Alvini: "Non sono in tanti a credere in noi ma abbiamo i mezzi per farcela"
Tre partite nel giro di pochi giorni. Si parte oggi. E si ferma qui la concentrazione di Massimiliano Alvini. «Testa soltanto alla Juve Stabia», ha detto ieri il tecnico durante la conferenza stampa. Un passo alla volta per il Cosenza, che deve recuperare il terreno perso a causa della penalizzazione: «Non sono in tanti a credere in noi ma noi siamo consapevoli di avere i mezzi per farcela. Riuscire a centrare la salvezza con questo fardello sulle spalle sarà ancora più bello. Dobbiamo guardare in faccia la realtà». I rossoblù hanno bisogno di ritrovare la vittoria per farsi largo e rosicchiare posizioni in classifica. L’avversario di giornata è insidioso. Ha cominciato in maniera convincente dopo la promozione di pochi mesi fa. «Sta facendo molto bene ma noi vogliamo guardare esclusivamente a ciò che vogliamo proporre noi ed è quello sul quale focalizziamo l’attenzione». Il Cittadella fa parte del passato ma Alvini lo rispolvera per un’ulteriore considerazione: «La squadra ha compiuto un lavoro importante nell’ora in cui siamo rimasti in inferiorità numerica». Rimane il problema del gol: «Abbiamo i numeri sotto mano, siamo consapevoli di dover debellare questa sterilità. Ci stiamo impegnando perché possa accadere il prima possibile. Questa è una mia responsabilità, dobbiamo diventare più efficaci. Mi fido dei ragazzi, sono convinto che miglioreremo». Alternative. Camporese in forte dubbio. Con l’assenza contemporanea di Venturi, squalificato, Alvini è davanti ad un bivio: confermare il 3-4-1-2 oppure passare ad un altro sistema di gioco, probabilmente il 4-2-3-1. L’allenatore ha sdoganato la difesa a quattro nel secondo tempo del “Tombolato” quando, malgrado l’inferiorità numerica, ha mantenuto due attaccanti nel tentativo (riuscito) di tenere su la squadra. In quel caso ha giocato con il 4-3-2. Il disegno tattico fin qui utilizzato, con l’eventuale leggera modifica di un reparto di centrocampo a cinque, è stato collaudato dall’inizio dell’estate. Rilancerebbe Dalle Mura, terminato in panchina dalla terza giornata in poi. Il 22enne toscano occuperebbe il cuore dell’area, scortato da Hristov e Caporale. A centrocampo si ripartirà da Florenzi, per il quale l’allenatore di Fucecchio è tornato ad esprimere parole dolci durante la conferenza stampa di ieri: «Sta giocando al di sopra della media di questa serie B. Per noi è un calciatore importante a prescindere dalla sua posizione. Può occupare tutte le posizioni del centrocampo. È un ragazzo straordinario ed è un piacere allenarlo». Il sardo dovrebbe sgambettare accanto a Charlys. Più probabile che possa cambiare l’interprete sulla trequarti, con Rizzo Pinna che aspetta il suo momento per prendersi la prima maglia da titolare di questo campionato. Sulle corsie esterne non mancano le opzioni. Alvini potrebbe ripetere la proposta di Ciervo e Ricci, con Ricciardi e D’Orazio sullo sfondo. Non è da escludere neppure la proposizione del 19 a sinistra e l’inserimento del laterale numero 16 nella sua posizione naturale. Quest’ultimo, da qualche settimana, ha guadagnato considerazione nelle strategie del tecnico dei silani. L’ultimo dubbio è confinato davanti. Il Cosenza non ha ancora trovato il suo stoccatore principe. O meglio, il giocatore più prolifico finora è stato Fumagalli, abituato pure a giocare più distante dalla porta. I rossoblù hanno bisogno di trovare un altro uomo con il gol nel sangue da piazzare come ultimo terminale del gioco. Con la Juve Stabia potrebbe riavere un’opportunità Strizzolo.