Ancora rinviato l’appuntamento con la vittoria. Al “Marulla” (i tifosi hanno contestato Guarascio durante e dopo la sfida), il Cosenza prima ha subìto il vantaggio ospite, poi ha ripreso la sfida in chiusura di una prima frazione con più punti positivi che negativi ma comunque insufficienti a sommare un risultato pieno.
Autolesionismo. L’1-0 di Maistro è stato favorito da un erroraccio di Kouan, impreciso e timido nell’appoggio verso Florenzi. Una topica che ha aperto la strada alla Juve Stabia verso la porta di Micai. Inoltre, i rossoblù hanno “regalato” un uomo per mezz’ora. L’espulsione di Hristov è stata la seconda consecutiva in un momento nel quale i punti cominciano ad avere già un peso specifico alto. Con il Cittadella era stato Venturi a causare l’inferiorità numerica. Nelle ultime due, la squadra di Alvini si è ritrovata in dieci per un totale di 90 minuti. Una partita, in pratica.
I due difensori sono stati protagonisti di altrettante entrate temerarie, per certi versi simili tra loro, in una zona del terreno di gioco non pericolosa. Un’aggravante di non poco conto per una formazione che da inizio stagione si ritrova a muoversi controcorrente per circostanze di natura amministrativa. Sono situazioni che non dovranno più ripetersi a partire dal confronto di domani sera contro la Reggiana. Alvini dovrà farsi sentire nei confronti del gruppo. Il Cosenza non può permettersi il lusso di subire ulteriori menomazioni nella serrata lotta per non retrocedere.
Comunione. La contestazione nei confronti del presidente Guarascio continua a montare. Tiene fuori però Alvini e la squadra, che sabato pomeriggio al termine dell’incontro sono stati incoraggiati dalla curva Nord. «Una società o pseudo tale che ogni anno ripete gli stessi errori e addirittura fa sempre peggio, riesce a far disinnamorare tanti appassionati che non riescono a sopportare queste continue “porcherie”. Mai come quest’anno, nonostante evidenti limiti tecnici, questi ragazzi e il mister stanno dando tutto e i punti meritatamente guadagnati sul campo sono frutto di sudore e sacrificio. Peccato che l’incapacità di Guarascio abbia fatto dilapidare parte di essi. In questo momento bisogna solo sostenerli perché mai come quest’anno a lottare veramente siamo solo tifoseria, squadra e tecnico», ha scritto sui social il gruppo “Anni Ottanta”.
Partita della svolta. Domani sera, i rossoblù tornano a Reggio Emilia. Il confronto con gli emiliani, pochi mesi fa, ha rappresentato la chiave di volta della stagione. I rossoblù, nel match contro la Reggiana, trovarono la vittoria scacciacrisi, capace di garantire uno slancio mentale e un finale di stagione in crescendo e senza timori. A quella sfida, i Lupi arrivarono con una striscia di quattro sconfitte e altrettanti pareggi. La vittoria mancava da due mesi.
L’ultimo acuto, adesso, è distante un mese e mezzo e la condizione di classifica, sebbene in una fase del torneo differente, più drammatica rispetto ad allora. Il gruppo di Alvini dovrà recuperare le energie mentali e fisiche migliori per provare a cambiare l’inerzia cagionata da due sconfitte e tre pari negli ultimi cinque turni. Il 4-0 ottenuto ad aprile è l’unico guizzo rossoblù in 11 precedenti. Per il resto, contro la Regia sono arrivati tre pareggi (l’ultimo a marzo 2021: 1-1 firmato Gliozzi e Varone) e ben sette sconfitte (particolarmente sfortunati il 5-2 di ottobre 2009, in C1, e il pirotecnico 7-4 di dicembre 1990, in cadetteria).
Esercito degli ex. Il Cosenza troverà tante vecchie conoscenze del recente passato. L’approdo di William Viali in granata ha contribuito a registrare una serie di movimenti in direzione emiliana. Nel club del presidente cosentino Carmelo Salerno sono arrivati Meroni, Fontanarosa e Marras, oltre all’allenatore di Vaprio d’Adda e il suo staff, composto da Guidetti, Baroncelli e il match analyst bruzio Vincenzo Perri. All’orda estiva, si uniscono anche il preparatore dei portieri Bizzarri e il direttore sportivo Pizzimenti.
La lista degli ex è lunga anche in direzione contraria. Cinque elementi ora al Cosenza hanno trovato spazio in passato nella Reggiana: Hristov, Gyamfi, Mazzocchi, Alvini e Montagnolo. Non ci sarà certamente il bulgaro, squalificato per un turno ieri. Una tegola importante per Alvini, complici i dubbi legati alla presenza di Camporese. Difesa che potrebbe essere quasi obbligata con Venturi, Dalle Mura e Caporale (oggi festeggia il suo 29. compleanno). Il giudice sportivo ha inoltre multato il Cosenza. Ammenda di 10mila euro perché nel corso del match i suoi tifosi hanno «lanciato sei fumogeni nel settore occupato dai sostenitori della squadra avversaria e tre fumogeni nel recinto di giuoco».
Cosenza distratto e inconcludente. Contro la Reggiana crocevia fondamentale, tifosi contro Guarascio
Una squadra con l’obiettivo della salvezza deve avere altre caratteristiche, invece gli uomini di Alvini sono in caduta libera
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