Massimiliano Alvini in poco tempo ha conquistato tutti in riva al Crati. L’allenatore toscano fin dal primo giorno si è guadagnato la fiducia dell’ambiente per i suoi toni e i modi. Un bon ton che molto volta fa a pugni con il mondo del calcio, oppresso dall’esasperazione dei risultati. Il tecnico di Fucecchio mediante il lavoro e le sue idee ha saputo ottenere prima il credito della sua squadra e successivamente anche quello dell’ambiente, che allenatori sulla panchina del Cosenza ne ha visti tanti negli ultimi anni. Il trainer ha accettato con straordinario entusiasmo in estate la proposta che gli è stata fatta da Ursino e Delvecchio. Dopo gli esoneri di Cremona e La Spezia ha scelto di ripartire dalla Calabria, in una piazza che ha tritato molti suoi colleghi da quando è tornata in B. Ha mostrato grandissimo entusiasmo, fermamente convinto di poter avviare un percorso. Non si è demoralizzato neppure in seguito alla penalizzazione di fine agosto. La sua figura è sinonimo di garanzia per la tifoseria silana. Anche la squadra ha sposato con dedizione le sue idee di gioco, sviluppando inoltre una forte coesione. Spezzare il tabù. Per Alvini ora si presenta l’esame Pisa. Una prova particolarmente insidiosa per il tecnico che in carriera non è mai riuscito a battere i nerazzurri. Con la sfida di domenica saranno dieci le volte in cui l’allenatore ha incrociato i pisani. Tra i professionisti, diventerà la formazione che ha affrontato per un numero di volte superiore insieme a Sudtirol, Spal, Teramo e Pordenone. Finora è risultato un confronto stregato, dal momento che ha pareggiato quattro volte e perso nelle altre cinque. L’80% dei kappaò li ha registrati sulle panchine di Tuttocuoio e Pistoiese tra il 2014 e il 2016, il più pesante dei quali in occasione della “prima” (1-4), a dicembre 2014. Dopo questo primo ciclo di partite, il confronto tra Alvini e il Pisa si è poi concluso sempre in parità, ad eccezione di quello di gennaio 2021 quando i nerazzurri hanno piegato, all’“Arena Garibaldi”, la sua Reggiana per 1-0 con un gol di Marconi. A distanza di poco più di un anno dall’ultimo incrocio (0-0 tra Spezia e toscani ad ottobre 2023), l’allenatore fiorentino cercherà maggiore fortuna sulla panchina del Cosenza. Resta comunque una missione complicata contro un avversario che fin qui ha stazionato ad altissima quota. Sfida ad Inzaghi. Alvini si ritroverà di fronte anche Inzaghi. I due, un anno fa, si sono contesi la panchina dello Spezia. Alla volata finale, poi, prevalse l’attuale tecnico del Cosenza, che fin da subito era terminato nel mirino dei dirigenti bianconeri. Il piacentino, invece, fu preso in considerazione dopo l’esclusione della Reggina dalla B. I due hanno avuto carriere molto diverse tra loro ma quattro anni fa si sono ritrovati a condividere una gioia simile quando il Settore Tecnico della Figc ha deciso di assegnare la panchina d’oro per la serie C al toscano e quello per la serie cadetta all’ex attaccante. I due si sono affrontati quattro volte. Alvini è uscito vincitore da un solo match, ad ottobre 2021, quando con il Perugia ha piegato di misura il Brescia con una rete di Manuel De Luca. Negli altri casi, due vittorie di Inzaghi e un pari. Ieri, il gruppo silano ha ripreso gli allenamenti. Il giudice sportivo, come previsto, ha squalificato per un turno Florenzi e Traoré, prossimo avversario dei Lupi, espulso nella gara che ha visto il Pisa cedere alla Carrarese.