Era già successo ad agosto e si è ripetuto domenica ma quella sera d’estate tutto andò in frantumi poco prima del fischio finale. Il Cosenza, all’“Arena Garibaldi” è riuscito a risalire la corrente come una trota. Sotto di due a zero, in trasferta, i rossoblù hanno trovato la forza di reagire. A Mantova, però, l’ottimo lavoro svolto era stato inficiato dal gol subito in pieno recupero. A Pisa no perché la prodezza di Fumagalli è arrivata in chiusura, a suggellare un match in crescendo ma favorito anche da almeno tre sliding doors (le parate di Micai su Bonfanti G. e Vignato e il pasticcio di Marin dal dischetto), e pure poiché la formazione di Massimiliano Alvini ha avviato un percorso di maturità che continua a dare evidenti segnali. Prodotto lo sforzo maggiore, i Lupi hanno difeso mostrando denti e unghie negli istanti finali del match. I sette risultati utili consecutivi non sono figli del caso ma di una squadra che nonostante le difficoltà non ha mai mollato la presa, aggirando i limiti tecnici con caparbietà e spirito di sacrificio. Il mix creato dal tecnico toscano è esplosivo ma al momento non garantisce ancora di veleggiare in acque calme. Ed il confronto di sabato al “Marulla” contro il Frosinone rappresenta un altro duro esame verso la permanenza. Le vittorie dei gialloblù e della Salernitana hanno accorciato la classifica. Successi che non consentono ai silani di dormire sui classici sette cuscini perché l’ultima posizione è distante appena tre lunghezze, tante quante è lontano anche il confino della retrocessione diretta. Dall’altro lato esiste alla stessa distanza la “terra promessa”, quella dei playoff. Questione di prospettive, punti di vista ed ambizioni. Il Cosenza di Alvini, fortunatamente, ha dato prova di essere famelico. Un appetito che lascia ben sperare in vista del prosieguo del campionato. L’allenatore toscano una volta di più ha dimostrato di essere l’uomo giusto in un’annata in cui più che mai è necessario un demiurgo del suo calibro per venire a capo della scabrosa situazione provocata dai ritardi nei pagamenti dei contributi Inps e dei versamenti delle ritenute Irpef. Per l’appuntamento contro i laziali, i rossoblù recuperano Aldo Florenzi, assente per squalifica in Toscana. In questi giorni, invece, giungeranno maggiori indicazioni sulla possibilità che Alvini possa recuperare almeno uno tra Zilli e Strizzolo. Intanto, il tecnico – contro il Pisa – ha “recuperato” Tommaso Fumagalli. L’attaccante di Bellinzago Lombardo ha spezzato un digiuno durato oltre due mesi. Con il suo eurogol ha permesso al Cosenza di superare indenne la dura trasferta contro la squadra di Pippo Inzaghi alimentando i dubbi del trainer toscano nella delicata settimana che condurrà al confronto salvezza con i ciociari. La splendida prodezza ha fatto guadagnare nuovamente terreno all’ex Giana Erminio e Como, che poco prima del 2-2 raggiunto con un destro al volo preparato con una straordinaria coordinazione aveva cestinato una ghiotta opportunità quasi all’altezza del dischetto del rigore. Complessivamente, il collettivo bruzio dovrà pulire gli errori commessi con i nerazzurri, davanti ai quali non sono mancate le prestazioni insufficienti. Tra queste quella di Dalle Mura, in sofferenza nel duello corpo a corpo con Lind e sostituito all’intervallo. Al suo posto è entrato Venturi e non Camporese, elemento intorno al quale si rincorrono le voci in merito ad un futuro prossimo lontano dai piedi della Sila. La mossa non è pertanto passata in sordina. Intanto, ieri, fiocco azzurro in casa Sgarbi: è nato Achille Valentino, il primogenito del difensore rossoblù e della compagna, Giulia Montonati.