A tre settimane dall’inizio del calciomercato invernale crescono i rumori. Le dichiarazioni del direttore sportivo del Pescara Pasquale Foggia ad una televisione abruzzese hanno fatto scattare le sirene intorno a Tommaso D’Orazio. Il capitano silano, 168 presenze con la maglia del Cosenza, sta incontrando grosse difficoltà a scendere in campo da un po’ di tempo a questa parte. Nell’ultimo periodo è stato scavalcato nelle gerarchie da Giacomo Ricci che con maggiore continuità si sta impossessando del lato sinistro del campo. Il livornese spesso guadagna una posizione più interna del terreno di gioco per partecipare al dialogo in fase di possesso. Alvini, però, sul lato mancino ha trasferito in varie circostanze anche Riccardo Ciervo. Per D’Orazio pertanto non sono tempi semplici. Da oltre un mese non vede il terreno di gioco e il suo contratto si avvicina alla scadenza. Pensare ad un suo addio durante la finestra di gennaio, dunque, non è un’ipotesi inverosimile. Il laterale di Guardiagrele venerdì mattina, al termine della rifinitura, è rimasto a lungo a colloquio con il direttore sportivo Gennaro Delvecchio. I due sono rimasti a parlare per diversi minuti tra il prato del “Delmorgine” e la porta che conduce agli spogliatoi, presenti nella pancia del “Marulla” davanti a tutti i presenti. Nella giornata di ieri sono poi giunte le parole di Foggia. Il ds biancazzurro, rispondendo ad una domanda sul giocatore, non ha chiuso totalmente la porta ad un ritorno in Abruzzo del numero undici della formazione bruzia. Durante un intervento su Rete8, a precisa domanda, l’ex operatore di mercato del Benevento ha manifestato il suo apprezzamento per il giocatore del Cosenza: «È un calciatore forte e che stimo tantissimo. Inoltre è un profilo duttile, può fare anche il quinto. In quel ruolo abbiamo già due opzioni e lui gioca in serie B. Sarebbe difficile portarlo a Pescara ma il mercato è sempre in evoluzione», ha concluso. L’eco delle sue parole si è propagata rapidamente raggiungendo in poco tempo anche la città bruzia. La permanenza di D’Orazio in riva al Crati non è poi scontata. Sia per il fatto che in questo momento è costretto ad accontentarsi di uno spazio marginale sia perché ,nonostante un’opzione di rinnovo aggiunta al vincolo contrattuale sottoscritto un anno fa (pochi mesi dopo l’obbligo di riscatto dal Sudtirol scattato con la salvezza della stagione precedente), un’ulteriore firma a suggellare il prolungamento del matrimonio non sembra vicina. Nelle prime giornate di campionato, il cursore ha messo la firma in entrambe le vittorie interne del Cosenza, contro Cremonese e Sampdoria. Un avvio incoraggiante ma che successivamente è stato bloccato dall’ascesa di Ricci, rinforzo estivo dei Lupi. Nel 3-4-2-1 di Alvini, i giocatori di fascia hanno un peso importante all’interno dei meccanismi di gioco. Il tecnico, considerato il gran lavoro ai quali sono sottoposti, in ogni partita disputata ha sempre sostituito almeno una delle due frecce del suo sistema, in diverse circostanze anche entrambi. Malgrado ciò, negli ultimi due mesi e mezzo D’Orazio è riuscito a racimolare poco più di 110’ di gioco. Le opzioni lungo le due fasce non mancano all’allenatore toscano pertanto il Cosenza potrebbe anche accettare la (seconda) partenza del capitano, unico protagonista in rosa della promozione del 2018, per convergere le risorse in un altro settore meno attrezzato del campo.