C’è l’esame “Manuzzi” sulla strada del Cosenza di Massimiliano Alvini. I rossoblù vogliono reagire immediatamente alla sconfitta subita per mano del Frosinone. A chiarire i propositi del collettivo silano è stato lo stesso trainer bruzio nella conferenza di giovedì mattina. Il piano però è insidioso perché la squadra di Mignani è la terza ad aver ottenuto più punti in casa, ben 17 di 22. Soltanto Mantova e Cesena hanno una percentuale maggiore mentre in tre (Spezia, Sassuolo e Pisa) hanno raccolto più fieno nel proprio feudo. Ma i Lupi si sono già dimostrati ghiotti in questo torneo, specie quando cresce il coefficiente di difficoltà della sfida. I silani hanno rallentato la corsa di due delle prime tre e ora vogliono fare altrettanto contro la matricola di Mignani. Il blitz manca da 29 anni. Il bilancio dei match disputati a Cesena vede i padroni di casa in leggero vantaggio con tre vittorie in otto partite. Tre i pareggi. Il Cosenza ha espugnato due volte il terreno di gioco avversario ma la vittoria dei rossoblù manca in Romagna da quasi tre decenni. L’ultimo successo esterno dei silani è infatti datato 3 dicembre 1995. Quella volta, per la squadra allenata da Alberto Zaccheroni, è stata decisiva la doppietta di Marco Negri al termine di una settimana delicata. La formazione bruzia si era imposta sul campo dei bianconeri pure nella stagione precedente, a maggio 1994. La firma sullo 0-1 finale è stata di Gigi Marulla. Nelle stagioni successive si sono giocate altre quattro partite, in tre circostanze il confronto è terminato con il risultato di parità: 0-0 a dicembre 1995; 2-2 ad aprile 1997 e 3-3 a giugno 2000. Rocambolesco in particolare l’ultimo confronto assoluto tra le due squadre, poco più di 24 anni fa. La partita, infatti, dopo il pari dei padroni di casa è stata interrotta per diversi minuti a nove dal novantesimo a causa delle intemperanze di alcuni sostenitori cesenati, entrati in campo per aggredire alcuni giocatori di casa. Cosenza avanti con le reti di Malusci e Pisano ma raggiunto una prima volta da Campolonghi e Taldo. Dopo il 2-3 di De Francesco, favorito da un errore in uscita dell’ex Scalabrelli, è stato ancora Campolonghi a siglare il definitivo pari. Il Cesena, la cui ultima vittoria casalinga con i rossoblù risale a gennaio 1999 (3-0), si è aggiudicato le prime due sfide della saga disputate agli inizi degli anni Novanta (1-0 a novembre 1991 e a marzo 1993. Formazione. Alvini sembra orientato ad optare per il 3-5-2 per affrontare il Cesena. L’assenza di Charlys (squalificato), a centrocampo, condiziona in parte i piani tattici dell’allenatore toscano pronto ad affidare le chiavi del centrocampo a Florenzi, salvo il caso in cui non dovesse decidere di cominciare dal primo minuto con Mauri. L’ex Milan e Parma ha viaggiato con la squadra dopo aver ricevuto notizie confortanti dagli esami compiuti. Ciervo candidato autorevole per occupare la corsia a discapito di uno tra Ricci e Ricciardi. L’ex Sudtirol potrebbe partire da sinistra. Nei due davanti ci sarà Strizzolo. Il friulano tornerà titolare dopo l’assenza di Pisa e il rientro per pochi minuti contro il Frosinone. L’alternativa è rappresentata dal rilancio di Zilli, prezioso nell’ultimo successo stagionale contro il Brescia. A lasciare il posto al terminale offensivo, in ogni caso, dovrebbe essere Fumagalli, che tornerà utile a partita in corso. Ancora in campo Mazzocchi. Qualche dubbio in più in difesa. Venturi con ogni probabilità tornerà a comporre il terzetto davanti a Micai. Con Caporale, Dalle Mura resta ancora in leggero vantaggio su Camporese ma le quotazioni di quest’ultimo, dopo settimane in panchina, sono in forte rialzo.