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Cosenza, cresce già la febbre per il derby. I tifosi temono un aumento del prezzo dei biglietti

«Ingiusto lucrare sulla nostra passione». Più che ai due ko di fila e al prossimo match, nell’ambiente si pensa alla partita contro il Catanzaro in programma tra nove giorni

Per la prima volta in questo campionato, il Cosenza ha rimediato due sconfitte consecutive. Non era mai avvenuto nei mesi precedenti. I rossoblù sono dunque chiamati ad una risposta immediata per non soffrire di ripercussioni psicologiche che rischierebbero di complicare il prosieguo della stagione, come è accaduto nelle precedenti stagioni in seguito al ritorno in cadetteria. Con la Carrarese, i Lupi dovranno muovere la classifica. Possibilmente riconciliarsi anche con i tre punti per avvicinarsi in un clima più disteso alle ultime due partite dell’anno solare. Ieri, sono ripresi gli allenamenti per mettere nel mirino i toscani.
Rincari. Intanto, il derby con il Catanzaro si avvicina e in città comincia a crescere la discussione intorno alla gara più sentita della stagione. Alla sfida del Boxing day contro i giallorossi mancano nove giorni ma i tifosi sono già in preallarme per un nuovo possibile rincaro dei biglietti. Sulla questione ieri ha preso posizione l’associazione “Cosenza nel Cuore-Supporter Trust”: «Abbiamo appreso che la società sta valutando un nuovo rincaro dei prezzi dei tagliandi, in occasione del derby. Passi il principio che, pagando il biglietto, il tifoso debba contribuire, anche economicamente, alle sorti della propria squadra del cuore, ma pensare di aumentare ancora di più i prezzi di alcuni settori dello stadio, significa a questo punto lucrare sulla passione dei tifosi. Sembra quasi un raschiare il fondo di un barile. Tra l’altro, pur tenendo conto dei rincari fin qui imposti, abbiamo rilevato che la società non ha adottato nessun piano risoluzione sulle pendenze debitorie, anzi ci sono azioni giudiziarie in corso. Ci auguriamo, quindi, che i biglietti non subiscano ulteriori rincari. Preferiremmo che il derby possa essere seguito anche dai tifosi avversari, ma se ciò non sarà permesso, che l’ampio settore ospiti sia destinato alla nostra tifoseria e non rappresenti invece uno scempio vuoto tra spalti gremiti. Sorridiamo, quando ripensiamo che al sindaco Franz Caruso nell’incontro con Guarascio del 15 ottobre scorso, si palesavano da parte di quest’ultimo, fatti e situazioni ben diverse, con un ottimismo ovviamente solo di facciata. Non si approfitti delle tasche dei tifosi», mettono in guardia.
Parla Guarascio. Ieri, nel frattempo, è tornato a prendere la parola il patron Eugenio Guarascio. Ma lo ha fatto per porgere il suo personale in bocca al lupo a Paolo Bedin. L’imprenditore lametino, che non si è mai pronunciato pubblicamente su quanto sta interessando la società bruzia a livello economico ed amministrativo, ha scelto di tornare ad esprimersi per una circostanza istituzionale: «La Lega Serie B ha un nuovo presidente dopo un periodo di confronto serrato si è scelto di convergere sulla figura di Paolo Bedin, al quale rivolgiamo l’augurio di buon lavoro. Allo stesso tempo ringraziamo il presidente uscente Mauro Balata per il lavoro svolto in questi anni. Adesso, ritrovata quella compattezza che auspicavamo a prescindere dalle nomine, puntiamo a far crescere la serie B attraverso riforme innovative che sono sempre più impellenti». Qualche mese fa Guarascio, mostrando una visione progressista, aveva paventato la possibilità di creare una “Champions” con le squadre delle seconde divisioni delle diverse leghe europee.

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