Le ultime partite del 2024 hanno rilanciato Filippo Sgarbi. Il centrale di Varese è rimasto a lungo fuori dal terreno di gioco a causa dell’infortunio al tendine d’Achille subito durante lo scorso campionato, quando era in prestito alla Ternana. Il calciatore sembrava separato in casa ma contro Carrarese, Catanzaro e Sassuolo ha trovato la fiducia di Massimiliano Alvini, che lo ha sempre scelto per completare il reparto arretrato. Il calciatore è uscito fortificato dal cambiamento delle gerarchie dell’ultimo periodo e nella seconda parte di stagione dovrebbe proseguire ancora in riva al Crati.
Il centrale lombardo aveva già giocato in precedenza con Alvini ai tempi del Perugia. In quella esperienza condivisa i due hanno raggiunto i playoff e Sgarbi è stata una presenza quasi fissa nell’undici umbro, a testimonianza della fiducia nei suoi confronti riposta dall’allenatore toscano.
Con la maglia del Perugia, ormai due campionati fa, il difensore varesino è stato schierato titolare in 27 circostanze durante la fase regolare della stagione, saltando tre gare e rimanendo in panchina due volte. Ha poi occupato il suo spazio anche nei preliminari playoff contro il Brescia.
Il 27enne, conoscitore dei meccanismi tattici del tecnico, ha impiegato poco tempo per integrarsi nella retroguardia silana, che tuttavia anche in queste ultime tre gare non è riuscita ad evitare di subire almeno una marcatura. Dall’ultima volta in cui ha concluso con la porta imbattuta sono trascorsi quasi due mesi e mezzo.
La linea arretrata, che nel corso del calciomercato perderà Camporese, sarà ritoccata al pari degli altri reparti della rosa. Le gerarchie potrebbero tornare nuovamente fluide ma la posizione di Sgarbi, già fedelissimo di Alvini a Perugia, sembra essere stata fortificata dalle recenti scelte operate dal tecnico. Il varesino, contrariamente alle sensazioni di inizio anno, pertanto, questa volta dovrebbe completare la stagione in riva al Crati.
A questo punto, in un reparto che rimane comunque folto, il taglio della dirigenza rossoblù potrebbe riguardare Andrea Hristov. Il bulgaro è tornato titolare contro il Cesena a metà dicembre.
Prima di allora non giocava dal match interno con la Juve Stabia, gara in cui è stato espulso nel corso della seconda frazione di gioco. In generale ha visto il terreno di gioco soltanto in un’occasione nelle dieci partite meno lontane del tempo.
Alvini ha cambiato spesso le sue scelte nel corso delle prime 20 giornate di campionato. Davanti a Micai, sempre presente, soltanto Caporale ha trovato ampia continuità d’impiego. Non a caso quest’ultimo è il secondo della rosa per minutaggio.
Per Sgarbi, che nella sua prima annata al Cosenza è stato titolare soltanto quattro volte da agosto a gennaio, malgrado i soli 270’ fin qui disputati, il futuro prossimo dovrebbe essere ancora a tinte rossoblù, quantomeno per partecipare alle rotazioni nella difesa del tecnico di Fucecchio.
Mercato rossoblù
Gianmarco Begheldo saluta temporaneamente il Cosenza. Il centrocampista classe 2003 giocherà in prestito nell’Union Clodiense Chioggia nella seconda parte di campionato. Il giovane veneto è arrivato nel corso dell’estate e ha lavorato con il gruppo durante il ritiro di Cascia. Il calciatore, prelevato dalla Virtus Verona, tuttavia, si è ritrovato velocemente ai margini.
Non ha mai debuttato con la prima squadra. Tre volte è andato in panchina, contro Juve Stabia, Reggiana e Salernitana. In campo, però, ha trovato minutaggio soltanto con la Primavera di Nicola Belmonte (ha accumulato 4 presenze da fuoriquota).
Ora ripartirà dalla Serie C, categoria che già conosce, dal momento che in essa ha già collezionato 30 presenze tra campionato e Coppa.
A fine stagione rientrerà in riva al Crati e sarà poi nuovamente valutato. A luglio scorso, infatti, ha sottoscritto un contratto con il Cosenza fino al 30 giugno 2027.
La sua cessione a titolo temporaneo diventerà ufficiale nelle prossime ore ma il lavoro del direttore sportivo Gennaro Delvecchio rimane molto ricco. Il ds dovrà continuare a ridurre la rosa e liberare massa salariale, complice anche la contingenza, per rinforzare la squadra.
Il Cosenza pure in questa sessione di mercato si appresta a cambiare molto, come è successo molto spesso durante la sessione invernale. Una campagna di riparazione alla quale i rossoblù sono molto spesso giunti con la necessità di rivedere l’organico per cambiare una condizione di classifica complicata. Un anno fa, uno degli inverni in cui si è “lavorato” meno, si sono prodotte nove operazioni, quattro in entrata (Camporese, Gyamfi, Frabotta e Antonucci) e cinque in uscita (Rispoli, Sgarbi, Zilli, Arioli e La Vardera). Quest’anno si dovrebbe raggiungere la doppia cifra.
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