Il Mantova segna il nuovo punto di partenza del Cosenza in campionato. I lombardi sono i primi avversari del gruppo di Alvini. La sfida con i virgiliani è la prima di diciotto finali nelle quali i rossoblù non possono concedersi distrazioni. Partire forte contro un avversario diretto nel discorso salvezza è un imperativo dal quale non si può prescindere. Il tecnico toscano ha mantenuto la concentrazione alta soltanto intorno al delicato match interno di questo pomeriggio. «Il Cosenza è vivo, crediamo fortemente nella possibilità di raggiungere l’obiettivo. Il calciomercato e le voci che circondano il club non ci distraggono, il nostro riferimento esclusivo è il terreno di gioco. Le operazioni in entrata ed in uscita non mi riguardano. Di questo si occuperà la società ma io mi fido dei miei giocatori perché vedo con quanta rabbia e voglia si allenano durante la settimana. Mi restituiscono tanta energia, guidare un gruppo come questo mi dà la possibilità di poter incidere», ha spiegato ieri mattina. «Siamo sempre stati consapevoli delle difficoltà connaturate al nostro percorso. Dobbiamo dare tempo ai giovani, ci sta di poter inciampare e commettere degli errori ma la crescita è costante. La classifica parla di 17 punti certificati e da questi dobbiamo muoverci per completare la nostra missione». Mantova e basta, dunque. «Per le caratteristiche di gioco delle due squadre vivremo una partita molto verticale. Entrambe preferiamo esercitare una pressione molto alta. Abbiamo grande rispetto degli avversari ma dobbiamo pensare soltanto a noi». Il Cosenza dovrà fare tesoro della lezione maturata a Reggio Emilia per mano del Sassuolo a fine dicembre: «Abbiamo analizzato i minuti finali del match. Come parziale giustificazione c’è da dire che eravamo reduci da venti minuti finali fatti al massimo nel derby poche ore prima. Un dispendio di energie che ha influito. Il Sassuolo è stato bravo a ribaltare la partita mediante la qualità dei singoli. Le giocate di Berardi e Laurienté sui gol sono state straordinarie. Noi sicuramente ci abbiamo messo del nostro. Il risultato ci ha fatto molta rabbia perché abbiamo giocato una buona partita». Riconoscimento Florenzi. Poco prima della rifinitura di ieri mattina è arrivato al “Marulla” il patron Eugenio Guarascio. Il proprietario del club di via degli Stadi ha consegnato una maglia celebrativa ad Aldo Florenzi per le 100 presenze con il Cosenza. In tante altre occasioni questo tipo di riconoscimento è avvenuto ai margini del terreno di gioco poco prima del fischio d’inizio. I rossoblù in questa occasione hanno evidentemente rivisto il “piano” considerato il clima di forte contestazione dell’ambiente nei confronti di Guarascio. Il tributo al centrocampista sardo è stato sottolineato sui social. Lì dove ormai da diversi giorni il Cosenza ha deciso di bloccare i commenti. Un clima che certamente non aiuta a rasserenare gli animi. Le scelte. La chiusura a riccio del Cosenza è stata ribadita ieri anche dalla mancata diffusione dell’elenco dei convocati. Alvini prima dell’ultima messa a punto ha comunicato la defezione certa di Riccardo Ciervo e quella altamente probabile di Strizzolo. Dovrebbero far parte della distinta invece Dalle Mura e Ricci, destinati alla panchina. D’Orazio e Cimino sgomitano per un posto sulla corsia sinistra. In difesa tornerà Caporale mentre in attacco dovrebbe esserci Mazzocchi. Il milanese è in ballottaggio con Fumagalli per partecipare al lavoro del settore offensivo. Zilli è favorito per fungere da terminale offensivo. Artistico scalpita per guadagnarsi uno spazio consistente già oggi. meritbet meritbet meritbet meritbet