Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Il Cosenza riparte (per ora) da Alvini

Il tecnico rossoblù resta al suo posto malgrado la pessima prestazione di sabato scorso contro il Cittadella

Il Cosenza riparte da Massimiliano Alvini per provare a strappare l’ennesima rocambolesca salvezza. Dopo il match di sabato pomeriggio con il Cittadella, però, le chance si sono ridotte ulteriormente. La salvezza diretta è distante sette lunghezze, un po’ meno azzardato risulta aggrapparsi al terzo playout in sette anni di cadetteria (con una salvezza diretta cancellata in Federazione per via del caso Chievo Verona). La serie B tanto desiderata ogni giorni di più diventa un tormento per la tifoseria, che ha quasi sempre assistito alla costruzione di una squadra povera dal punto di vista tecnico. In questa stagione Alvini è stato bravo a nascondere i limiti del suo organico fino a novembre ma dopo il successo esterno di Brescia tutti i nodi sono emersi al pettine. Neppure l’attenuante della penalizzazione può ormai reggere da sola dal momento che dopo il 22esimo turno i silani, anche con il +4, sarebbero terzultimi, insieme a Sudtirol e Sampdoria. Dopo un gennaio nefasto, il mese di febbraio – che in principio segnerà anche gli ultimi rintocchi del calciomercato – scatterà dalla trasferta di Marassi contro la formazione doriana. Un altro appuntamento delicato e fondamentale allo stesso tempo. Perdere anche contro i blucerchiati significherebbe perdere ulteriore contatto dalla quintultima posizione, complicando in qualsiasi caso il discorso playout.
Con il Cittadella, i rossoblù – confusionari e imprecisi – hanno collezionato varie occasioni per evitare la sconfitta ma confermando la mancanza di qualità. Il tasso tecnico non è cresciuto sufficientemente neppure attraverso il mercato. Artistico anche ieri ha provato a prendere per mano i compagni ma senza successo a causa delle parate di Kastrati e Maniero. Gargiulo, alla prima da titolare, ha sbagliato molti passaggi, specie quando ha tentato di verticalizzare il gioco per ricercare gli attaccanti. A centrocampo il Cosenza fatica, la trasmissione del pallone è troppo spesso scarsa. Per ovviare a ciò, Florenzi si è abbassato nel tentativo di ricamare il gioco denunciando il problema della coperta corta. In mediana manca un uomo in grado di far girare il pallone con diligenza, qualcosa che non si può certamente chiedere a Kouan, un indiscutibile di Alvini per altre ragioni (corsa e dinamismo).
Le scelte del tecnico ad ogni modo non hanno convinto. Anche lui, risente fortemente della striscia di risultati negativi. Una serie che ha rimesso in discussione le sue gerarchie di formazione. Le mosse di riproporre dal primo minuto Ciervo e Ricci dopo che recentemente hanno visto poco il campo non hanno convinto. Entrambi sono apparsi inconcludenti. Discorso analogo per Strizzolo e Fumagalli, subentrati successivamente. La riflessione della società non ha fatto registrare cambi al timone. Il tecnico rossoblù rimane al suo posto ma ormai da alcune settimane anche lui è in discussione. Nel frattempo prosegue il silenzio del patron, ormai risaputo da tempo, e quello del ds Delvecchio, che si è affacciato a sorpresa in conferenza stampa alla vigilia del confronto con il Modena, in un momento in cui la classifica sorrideva ai Lupi, ma che avrebbe fatto bene a ripresentarsi in sala stampa dopo il ko con il Cittadella.
Per il match di Marassi contro la Samp, intanto, Alvini ritroverà Ricciardi ma dovrà fare a meno di Venturi che, già in diffida, ha raggiunto il limite di ammonizioni e sarà fermato per un turno dal giudice sportivo.

Oggi in edicola

Prima pagina

Caricamento commenti

Commenta la notizia