
Tutto a velocità doppia per Nicola Belmonte e Pierantonio Tortelli che da mercoledì si sono messi al lavoro per preparare la partita con il Modena. Non è semplice ipotizzare stravolgimenti immediati rispetto alla filosofia assegnata da Alvini durante la sua gestione. Il tempo per provare ad incidere però non è molto: soltanto dieci partite fino al termine del campionato. Pertanto qualcosa di differente potrebbe comunque cominciare a vedersi.
La conformazione della rosa potrebbe convincere Belmonte e Tortelli (da regolamento la figura di quest’ultimo è fondamentale poiché in possesso del patentino Uefa Pro) a puntare ancora sulla difesa a tre ma non sono escluse sorprese in merito. Il blocco arretrato composto da tre uomini è stato il caposaldo della gestione Alvini. Il tecnico è ricorso allo schieramento a quattro soltanto a partita in corso e con la squadra costretta a rincorrere gli avversari. Occasioni durante le quali molto spesso ha aumentato al massimo la trazione anteriore per provare a cambiare il risultato.
Il giovane tecnico cosentino, che potrà contare sull’esperienza di Tortelli in questa sua prima avventura da “titolare” di una panchina “senior”, potrebbe allo stesso tempo dare maggiore quadratura al suo sistema di gioco ed in questo sarebbe favorito dal gran numero di esterni presenti in rosa. Un motivo per il quale, pertanto, non è da escludere il passaggio al 4-4-2, 4-2-3-1 o al 4-3-3.
Al di là dei numeri, in un sistema che sarà comunque fluido, come richiede il calcio moderno, sarà interessante notare se il Cosenza di Belmonte e Tortelli si differenzierà da quello di Alvini in merito ad altri concetti di gioco. La squadra dell’allenatore toscano si è caratterizzata per una ricerca ossessiva dell’uno contro uno a tutto campo. Un aspetto sul quale la rosa ha lavorato tanto in questi mesi per essere ad immagine e somiglianza del suo demiurgo. I Lupi, con il toscano, hanno poi sempre prediletto le marcature a zona in occasione dei calci piazzati. Ed anche qui fin dalla trasferta di Modena la curiosità è alta per comprendere se il nuovo duo della compagine silana procederà su questa strada oppure tenterà di dare una sua impronta. Un taglio differente per provare a smuovere l’inerzia della stagione ma allo stesso tempo anche sorprendere gli avversari con meccanismi con cui il Cosenza non è ancora stato visto all’opera.
Nella sua prima da tecnico, Belmonte troverà due suoi ex compagni. Sia Kouan sia Sgarbi, infatti, hanno condiviso con lui un tratto del percorso nel Perugia. Non si è trattato di un percorso lungo. Maggiore quello vissuto comunque con il centrocampista ivoriano, che si è affacciato in prima squadra nell’ultima stagione piena vissuta dall’ex difensore in maglia umbra. Con il centrale varesino si è creata quasi una sorta di staffetta, dal momento che quest’ultimo è giunto in biancorosso nell’ultimo mese di militanza del cosentino nei Grifoni.
Con altri elementi della rosa, invece, sia lui sia Tortelli hanno condiviso lo spogliatoio ma con ruoli differenti durante le gestioni Bisoli, Zaffaroni e Occhiuzzi. Di quei Cosenza hanno fatto parte Hristov, Venturi, Cimino, Florenzi e Zilli.
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