La posizione di classifica non permette al Cosenza di respirare ma gli ultimi quattro punti conquistati in due partite hanno consentito ai rossoblù di ritrovare un pizzico di fiducia in vista del finale di campionato. Prima della sosta, il derby con il Catanzaro può risultare la partita ideale per acquisire un’ulteriore iniezione di fiducia. Un successo contro i giallorossi di Fabio Caserta consentirebbe al gruppo rossoblù di trascinare l’intera tifoseria in un clima totalmente distinto rispetto a quello vissuto fino a un paio di settimane fa. La missione dei silani ha un coefficiente di difficoltà altissimo ma il gruppo sta cercando gli aforismi motivazionali per tentare di recuperare lo svantaggio. Il metodo migliore per tornare a casa con un risultato favorevole dal “Ceravolo” consiste nel blindare ancora la porta, come è capitato tra le differenti gestioni tecniche in due delle ultime tre partite casalinghe. Il Cosenza ha concluso senza subire gol sia con la Carrarese sia con la Reggiana. La squadra di William Viali non ha saputo segnare neanche un gol alla formazione bruzia in 180’. I granata sono anche l’ultimo avversario con cui i Lupi hanno terminato senza reti al passivo in trasferta. Da allora sono trascorsi quattro mesi e mezzo (era il 29 ottobre). Fattore Caporale. I rossoblù hanno saputo limitare le due emiliane con cui si sono ritrovati di fronte nelle sfide più recenti di campionato. Anche con il Modena, al “Braglia”, hanno concesso poco ai rivali, lasciandosi sfuggire l’imbattibilità soltanto a causa di una disattenzione sugli sviluppi di un calcio piazzato. A favorire il buon rendimento difensivo è stato anche il fatto che in entrambe le partite Micai e compagni sono stati bravi a sbloccare il risultato. Questo ha permesso all’undici in campo di mantenere un atteggiamento ordinato. Con il 5-3-2 utilizzato in fase di non possesso, i silani sono riusciti a trovare robustezza al centro, costringendo gli avversari a ricercare le corsie esterne nel tentativo di risultare pericolosi. Una densità centrale che ha fatto rimbalzare costantemente la Reggiana nel match di venerdì scorso, anche complice l’attenzione e applicazione dimostrata da in fase difensiva. Un contributo notevole in questo senso è giunto da Alessandro Caporale. Il difensore pugliese, rientrato dopo aver saltato l’incontro contro il Modena per squalifica, ha giocato probabilmente la sua migliore prova da quando è arrivato dal Lecco. Ad eccezione di un pallone spazzato con foga e precipitazione nel primo tempo, il centrale è diventato un baluardo insormontabile per la squadra di Viali soprattutto nel secondo tempo, quando il Cosenza ha arretrato le sue linee. Il numero diciassette, richiesto dal Benevento nelle ultime ore del mercato invernale, è risultato indispensabile per liberare l’area dall’offensiva rivale. Caporale è uscito vincitore inoltre da cinque duelli aerei su sei (il leccese è un fattore importante sotto quest’aspetto, sebbene non sia ancora riuscito a far valere le sue doti in area avversaria). Un lavoro che è stato completato da Dalle Mura e Venturi. Belmonte e Tortelli a questo punto difficilmente decideranno di cambiare qualcosa nel blocco arretrato considerato il funzionamento degli ingranaggi difensivi. In ripiegamento, poi, si conterà anche sul supporto di Ricciardi e Ciervo, così come quello di Gargiulo, leader del centrocampo. Anche il napoletano ha fatto lievitare le sue prestazioni dopo aver risentito nelle prime circostanze di qualche imbarazzo in più. La solidità in fase di non possesso dovrà diventare la base per ricercare la strada della salvezza, considerato che i numeri dell’attacco restano tutt’altro che esaltanti (ma, Catanzaro a parte, il Cosenza può contare su un Artistico in fiducia).