Sono trascorsi otto giorni dal comunicato di fine campionato con cui il presidente Eugenio Guarascio, poche ore dopo la trasferta con lo Spezia, ha insistito su una cessione che si sarebbe potuta registrare in tempi brevissimi. Ma a quel «brevissimo» non è seguito ancora nessun annuncio. Chiusa una settimana con un nulla di fatto, ne è appena cominciata un’altra. Cedere un club di calcio non è certamente un’operazione che si può pretendere si possa concludere in tempi rapidi ma è altrettanto vero che il massimo dirigente del Cosenza sbandiera trattative in uno stadio avanzato da tre mesi. Eppure nulla si è ancora mosso concretamente. In città, nel frattempo, come era già avvenuto nei mesi scorsi, si rincorrono voci, alcune delle quali fantasiose. Il futuro del Cosenza non è ancora chiaro e le suggestioni create dal caso-Brescia né sfocano ulteriormente i confini. Fin qui soltanto l’imprenditore Alfredo Citrigno in un primo momento ha riconosciuto il suo interesse a rilevare la società di Guarascio e poi, nell’ultimo periodo, ha chiuso a qualsiasi negoziazione. L'articolo completo è disponibile sull'edizione cartacea e digitale