
L’addio alla Serie B è stato dato dal Cosenza prima che maturasse sul campo con due turni d’anticipo sulla fine del campionato. Da un certo momento in poi non si è più riusciti a fermare l’emorragia di risultati. I silani hanno provato ad invertire la tendenza a fine febbraio: hanno esonerato Max Alvini, ma poi lo hanno richiamato quando il destino era ormai segnato.
Il tecnico toscano prima di ricevere la comunicazione, però, ha trascorso un mese parecchio particolare. Guarascio ha cominciato a pensare al suo esonero già il 12 gennaio, vale a dire 45 giorni prima rispetto a quanto poi realmente avvenuto. Il pareggio maturato contro i lombardi fece abbandonare lo stadio al presidente silano contrariato.
Un nervosismo in quel caso provocato anche da quanto avvenuto durante il minuto di raccoglimento per commemorare Aldo Agroppi, occasione in cui per la prima volta in stagione i tifosi sono tornati a rumoreggiare in maniera pesante nei suoi riguardi. Il tecnico fiorentino, però, dopo le prime riflessioni è rimasto seduto panchina. Le sconfitte successive contro Cremonese, Cittadella e Sampdoria hanno chiuso il cerchio.
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