
Eugenio Guarascio è giunto alla... prova del nove. Il presidente si presenta davanti ad uno dei casting che lo hanno accompagnato molte volte durante la sua gestione: la scelta del nuovo ds. Il Cosenza è ancora nelle sue mani, nonostante mesi di promesse (al sindaco Caruso e alla tifoseria) e aspettative create (4 comunicati su trattative in procinto di essere definite ma sulle quali non è mai arrivata la fumata bianca). Ora arriva il momento di accelerare per dare un volto al Cosenza che verrà. Non si possono accampare scuse generate dalla confusione relativa ad un ipotetico passaggio di proprietà, il rischio sarebbe quello di cominciare col piede sbagliato pure il prossimo anno.
Il successore di Delvecchio sarà il nono tra i professionisti in dodici anni. Un dato che inchioda Guarascio davanti alle sue responsabilità: uno dei principali limiti della sua gestione è stato rappresentato da una limitata, quasi assente, linea di continuità. E sarà così, a maggior ragione, dopo la retrocessione.
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