Ora che il Cosenza ha il quadro di tutte le avversarie della prossima serie C, può già cominciare a ipotizzare quali saranno le squadre di maggiore spessore con cui dovrà fare i conti per provare a riacciuffare la serie B. Il compito, comunque, non appare semplice e neppure è certo che la società di Eugenio Guarascio metta in campo ogni sforzo per chiudere davanti a tutti (anzi, le possibilità che lo faccia non sembrano essere molte). I prossimi due mesi, durante i quali saranno assemblati rosa e staff tecnico, diventerà facile calcolare i programmi anche nel caso in cui, come è ampiamente probabile, il presidente continuerà a non metterci la faccia, come tante volte è già accaduto in passato. La postura mantenuta, che somiglia tanto a un braccio di ferro al quale non si vuole rinunciare, è una delle principali causa della frattura insanabile con la tifoseria. Se dovessero continuare a non registrarsi novità in merito a una cessione del club, è facile intuire che il Cosenza si prepara a scrivere un altro record fortemente negativo alla categoria abbonamenti. I sostenitori silani hanno sempre risposto in maniera fredda al lancio della campagna. I numeri non si sono gonfiati neppure un anno fa quando la vendita dei ticket è partita poco dopo rispetto al riscatto di Tutino. Con il forte ritardo che si sta accumulando in via Conforti ipotizzare che il tema non sia neanche stato messo sul tavolo non è un peccato, anzi… Con la retrocessione in serie C, i ricavi dai botteghini assumono ancora più importanza ma per i rossoblù diventeranno un altro problema con cui fare i conti. L'articolo completo è disponibile sull'edizione cartacea e digitale