L’arrivo in azzurro di Rino Gattuso ha dato un vero e proprio scossone a tutti. Una sorta di “schiaffo” in faccia, dritto per dritto, anche a quei tifosi che, della Nazionale italiana, si erano quasi dimenticati, complici gli ultimi anni deludenti senza Mondiali. Insomma, la nomina a ct del Ringhio calabrese è stata in linea con il suo carattere: mai scontato, sempre schietto, concreto e determinato, se non altro “real” in un mondo che, in parallelo, sembra invece evidenziare cose e persone sempre più frivole. Rino è sempre stato così. Chi lo conosce bene sa che, caratterialmente, per lui prevalgono sempre i valori che lo legano alla famiglia, alla sua terra, ai suoi princìpi morali. Un “bravo ragazzo”, insomma, che però non bisogna far arrabbiare, perché l’indole fumantina non lo ha mai abbandonato sin da quando correva e scalciava sui campi di terra battuta della sua Schiavonea. L'articolo completo è disponibile sull'edizione cartacea e digitale