
La situazione intorno al Cosenza è assolutamente fuori controllo. L’intransigenza della società bruzia ha raggiunto i massimi livelli anche nei confronti dei tesserati. Da via Conforti infatti ieri è arrivata una comunicazione sconcertante. A squadra, dirigenti e staff tecnico è stato chiesto di raggiungere il ritiro di Lorica con mezzi propri. Una richiesta che inasprisce ulteriormente la tensione, dopo che ai calciatori è stato detto di provvedere da soli alle spese necessarie per il sostentamento nei due giorni di visite mediche e test atletici.
La domanda sorge in maniera immediata: perché? Si aggiunge a una lista già lunghissima di quesiti ai quali il club ha evitato di rispondere negli ultimi mesi trincerandosi nel silenzio.
Un silenzio reso ancora più inquietante quando si verificano episodi del genere. I rossoblù corrono a velocità spedita verso la deriva. In questo momento diventa sempre più difficile riportare la barca in una zona non particolarmente colpita dalla corrente.
Il contesto che si sta venendo a creare, tuttavia, è anche peggio di quello che si è creato un anno fa in seguito alla segnalazione della Procura Federale della Figc del mancato pagamenti dei contributi Inps e delle ritenute Irpef nei termini previsti. Diventa complicato leggere dietro gli atteggiamenti della società.
La situazione economica è disperata fino a questo punto oppure dietro c’è la volontà di creare una diaspora? Quel che è certo è che il Cosenza vuole fare cassa attraverso la cessione dei big. Non mancheranno le uscite, d’altronde nello spogliatoio è sempre maggiore il malessere.
Ma chi arriverà a riempire le partenze? Chi avrà voglia di legarsi ai silani in questo momento?

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