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Cosenza, la lezione dell’Atalanta baby riduce le ambizioni

La “cattiveria” e il gol del subentrato Achour fra le pochissime note positive per il tecnico Buscé

La sconfitta interna con l’Atalanta Under 23 ha fatto ripiombare l’incertezza intorno al Cosenza. La parabola ascendente della squadra di Antonio Buscè si è interrotta domenica pomeriggio al “Marulla”, dove peraltro era già arrivato il primo ko del campionato, un mese e mezzo fa, contro la Salernitana.
I rossoblù hanno giocato con eccessiva sufficienza nella prima parte di gara, quando hanno creduto di poter colpire gli avversari da un momento all’altro. Il gioco prodotto non è stato finalizzato. Malgrado gli orobici siano rimasti schiacciati nella propria metà campo per circa 25 minuti, a cavallo del vantaggio ospite firmato da Misitano, il Cosenza non è mai stato capace di impensierire veramente Vismara e così, prima dell’intervallo, ha rischiato di incassare anche il raddoppio. Neppure i cambi sono riusciti a produrre la sferzata necessaria per ottenere un risultato positivo. Fino a un certo punto c’è riuscito il gol di Achour, da cui sono arrivate alcune delle poche indicazioni positive per il tecnico campano. L’attaccante francese giunto in prestito dal Cagliari è entrato in campo con la cattiveria che non si è vista nei suoi compagni di squadra. Ha immediatamente pareggiato il match pochi secondi dopo il suo ingresso, e successivamente ha impegnato nuovamente il portiere bergamasco, protagonista di almeno un paio di interventi fondamentali.
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