Un talento di Calabria protagonista di un viaggio nel patrimonio storico- culturale della regione, tra documentario e finzione, realtà e sogno. Giulia Petrungaro è Arianna in “Cercando Itaca”, docufilm di Sergio Basso, oggi in sala dopo l’uscita dei giorni scorsi in Calabria, con la Pega Production del reggino Giuseppe Gambacorta, ideatore e produttore del progetto, realizzato con il contributo di Fondazione Calabria Film Commission e Ministero della Cultura. Volto di due personaggi siciliani in altrettanti titoli di Rai1 - Elena Montemurro de “Il Paradiso delle Signore” ed Elena Privitera di “Ninfa dormiente” - l’attrice cosentina di Fiumefreddo Bruzio interpreta un’orfana rientrata in Calabria da Amburgo dopo la scomparsa della nonna, che sulla spiaggia incontra Ulisse, il viaggiatore per eccellenza, cui dà volto Eugenio Mastrandrea (il Capitano Diego Martini di “Don Matteo”). Un incontro forse onirico, forse reale tra due personaggi apparentemente agli antipodi, protagonisti di un viaggio alla ricerca di Teagene di Reggio, filologo e grammatico ghost writer di Omero, per indurlo a cambiare il finale dell’Odissea. Scritto dal regista con Filippo Ascione (sceneggiatore ed ex assistente alla regia di Federico Fellini), “Cercando Itaca” ha rappresentato un vero e proprio ritorno a casa per Petrungaro, che ha interpretato anche una sirena in una sequenza onirica girata in acqua e parlato, in alcune scene, il dialetto grecanico della Bovesìa, sotto la guida del regista. «Arianna è una persona che ha perso tutto – ci dice - compreso l’amore per la sua terra, e l’incontro con Ulisse arriverà giusto nel momento in cui avrà bisogno di ritrovare la sua Itaca». Nel film la riscoperta di storia, mito e cultura della regione diventa infatti ritrovamento di un’identità anche personale. «“Cercando Itaca” non è cercare la meta, piuttosto un modo di vivere il viaggio – prosegue -. Abbiamo spesso l’abitudine di pensare cosa ci aspetta quando arriveremo all’approdo. Invece, come cantano Omero e il poeta Konstantinos Kavafis, citato nel film, dobbiamo pensare che il viaggio è un percorso e tutto ciò che accade, difficoltà comprese, è esso stesso percorso». Tappe del viaggio, oltre a Reggio Calabria e Villa San Giovanni (Punta Pezzo e Cannitello), Scilla, Palmi, Melicuccà, Riace, Pentidattilo. E, inoltre, Capo Vaticano, il Parco Scolacium di Roccelletta (Catanzaro), l’Aspromonte e Capo Colonna. Ma quanto può offrire questo immenso patrimonio a giovani in cerca di lavoro, costretti ad andar via come la protagonista? «La bellezza e la storia del territorio che raccontiamo nel film sono parte di quegli elementi attrattivi della Calabria, assieme al buon cibo, al mare e alla capacità d’accoglienza di una regione che ti fa sentire subito a casa. Se sfruttati al meglio, potrebbero portare a qualcosa di positivo». Nel docufilm anche interventi di esperti, studiosi e professionisti, tra cui l’imprenditore villese Gaetano Bevacqua, il sociologo crotonese Filippo Sestito, l’agronomo reggino di Melito Porto Salvo Rosario Previtera e il docente marsalese Pietro Li Causi (Università di Siena). “Cercando Itaca” vede nel cast anche Giorgio Colangeli, Daphne Scoccia, Francesca Della Ragione, l’attrice cosentina di Spezzano Albanese Anna Maria De Luca e le reggine Silvana Luppino e Francesca Tiziana Russo (finalista a Miss Italia 2020).