Celebrata ieri l’udienza conclusiva del processo “Recherche 2” che vedeva imputato il cosentino Pasquale Francavilla per il reato di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti con l'aggravante del metodo mafioso. Alla scorsa udienza avevano discusso le parti e quindi, il Pm, che aveva chiesto una a 13 anni di carcere condanna nei confronti del Francavilla. A seguire era intervenuto il legale dell’imputato, l’avv. Mario Scarpelli il quale aveva gridato al colossale errore giudiziario e, quindi, all'estraneità del Francavilla relativamente agli altri coimputati di questo procedimento, tutti condannati con rito abbreviato a partire da una pena non inferiore a 14 anni. L’operazione partiva da un'indagine fatta dalla Dda di Reggio Calabria nei confronti di Rocco Pesce e dei suoi presunti affiliati e, tra questi, la pubblica accusa aveva ricompreso anche il Francavilla il quale è rimasto in carcere da per 2 anni. L'udienza di ieri era stata fissata su richiesta del Pm per effettuare repliche a quanto rappresentato dalla difesa nel corso della lunga arringa difensiva. Alle repliche da parte della pubblica accusa, l’avv. Scarpelli aveva risposto evidenziando ancora una volta l’errore giudiziario in cui era incorsa la Procura. Il Collegio, ritiratosi in Camera di Consiglio, ha Francavilla da tutti i capi di imputazione disponendone l’immediata scarcerazione.