Il “re del pesce” è malato e non può stare in carcere. La difesa di Franco Muto, ritenuto il boss della cosca di Cetraro, ci riprova insistendo sulla incompatibilità con il regime carcerario del 41 bis del presunto capoclan. Infatti, dopo il veto imposto dal Tribunale di Paola sulla possibile scarcerazione, gli avvocati Nicola Guerrera e Luigi Gullo ci riprovano e il prossimo 9 ottobre faranno valere le loro ragioni davanti al Tribunale della Libertà di Catanzaro. La versione integrale dell'articolo è disponibile sull'edizione della Gazzetta del Sud - edizione di Cosenza.