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Diamante, si va verso lo sciopero cittadino per il porto

Una platea attenta, ieri, ha seguito i lavori dell’assemblea cittadina indetta dal Movimento popolare nel Museo Dac di Diamante. Gli attivisti del Movimento hanno chiamato il popolo a scendere in piazza e far sentire la propria voce per indurre la Regione a rescindere il contratto con il concessionario. A nome dell’amministrazione comunale è intervenuto l’assessore Maiolino che ha dato la piena adesione da parte della giunta Sollazzo alle iniziative da intraprendere in futuro ed ha spiegato le ultime delibere approvate dal consiglio comunale che vanno proprio nella direzione tracciata dal Movimento.

L’assemblea, infine, ha approvato all’unanimità un documento firmato poi da tutti i presenti in cui si tracciano le linee del movimento e il mandato per organizzare azioni eclatanti di lotta e uno sciopero generale del paese se non arrivano notizie certe e positive dalla regione. L’obiettivo è di realizzare entro l’anno prossimo un porto pubblico, sfruttando le possibilità finanziare ancora esistenti.

In particolare nel documento si chiede l’adozione dei dovuti provvedimenti da parte della Regione nei confronti del Concessionario (risoluzione del contratto), con la restituzione completa dell’area portuale al Comune di Diamante. Il rifiuto di ogni contenzioso che ricada sul Comune, essendo piena la responsabilità sia da parte del Concessionario, per la mancata realizzazione dell’opera.

La revoca da parte del Comune della concessione demaniale data al Concessionario il 4 giugno scorso, per inadempimento da parte del concessionario. La revoca della delibera con cui l'Amministrazione comunale ha delegato la Regione ad appaltare i lavori dei locali sottostanti il lungomare. In caso di inerzia della Regione, la richiesta da parte del Comune, associato alle associazioni di albergatori, dei commercianti, dei cittadini, dei danni ricevuti per disastro ambientale e mancata realizzazione dell’opera portuale.

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