I consulenti della Procura ed i periti degli indagati tornano nuovamente nelle gole del Raganello. Questa mattina, infatti, il professor Paolo Veltri, il professor Roberto Gaudio e l’ingegnere civile idraulico Giuseppe Viggiani, torneranno nel canyon del Raganello, precisamente nel comune di San Lorenzo Bellizzi, per completare il quadro probatorio irripetibile che farà da base all'indagine incardinata dal procuratore capo, Eugenio Facciolla. Nella lente d'ingrandimento ci sono alcune briglie di contenimento che avrebbero dovuto frenare l'onda di piena che, il 20 agosto scorso, produsse la morte di 10 persone ed il ferimento di altre 11. L'obiettivo è, oltre a fissare le risultanze dei dati non ripetibili, anche quello di verificare tutto l'assetto idrogeologico di San Lorenzo Bellizzi, comune da dove, a causa di un bomba d'acqua, sarebbe partita l'onda assassina. Insieme ai consulenti della Procura ci saranno anche i periti dei sette indagati: il collegio difensivo dei sette, composto dagli avvocati Luca Donadio, Roberto Laghi, Franz Caruso, Riccardo Rosa, Giancarlo Chiaradia, Gaetano Papasso, Emilio Franzese ed Amalia Monci, hanno nominato i periti di parte che hanno già depositato numerose osservazioni scientifiche, non solo per capire il perché della sciagura che ha colpito soprattutto il comune di Civita, ma anche per fissare il quadro normativo che allarga la platea dei soggetti interessati. Si tratta dei geologici Carmine Nigro e Renato Acri per Marco Massaro; l'ingegnere Pasquale Saladino ed il geologo Giuseppe Campanella per il sindaco di Civita; il geologo Francesco Martorano e lo speleologo Antonio La Rocca per il sindaco di San Lorenzo Bellizzi; l'ex rettore dell'Università di Potenza, Mauro Fiorentino, in campo per il presidente del Parco Nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra; l'ingegnere Salvatore Gabriele per il Vangieri; i professori Giuspepe Corrado Frega e Francesco Macchione per il sindaco di Cerchiara. Sul posto saranno presenti anche e soprattutto i carabinieri del Corpo Forestale dello Stato, tutti coordinati nelle indagini dal capitano della Compagnia di Castrovillari Giovanni Caruso ed alcuni esperti conoscitori delle gole del Raganello. Allo stato sono sette indagati che si stanno confrontando, anche attraverso la nomina dei periti di parte, per tentare di dare una risposta ad un disastro senza precedenti per l'area del Pollino. Nelle lista degli indagati, infatti, figurano Alessandro Tocci, sindaco di Civita; Antonio Cersosimo di San Lorenzo Bellizzi; il sindaco di Cerchiara di Calabria, Antonio Carlomagno; quindi il presidente del Parco Nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra; Gaetano Gorpia (funzionario biodiversità), Giovanni Vancieri e Marco Massaro, questi ultimi appartenenti ad alcune coop-associazioni delle guide. A loro carico si ipotizzano, a vario titolo, reati abbastanza rilevanti per chi amministra enti importanti come i comuni: omicidio colposo e lesioni colpose, inondazione colposa ed omissione di atti d’ufficio. I tecnici, chiaramente, per tutta la durata del sopralluogo dovranno osservare le condizioni meteo ed il bollettino meteo della Protezione Civile Regionale.