Una società pubblicitaria calabrese dal 2013 non presentava dichiarazioni dei redditi pur avendo conseguito ricavi per 4,5 milioni di euro: con questa accusa la compagnia della Guardia di Finanza di Paola ha denunciato due amministratori che ora rischiano fino a sei anni di carcere. L’impresa 'fantasma', dopo aver cambiato negli anni diversi amministratori e sede, spostando quest’ultima da una città ad un’altra, dal 2013 non ha più presentato le dichiarazioni fiscali ed è stata posta in liquidazione, evadendo rilevanti imposte a danno dell’Erario pari ad oltre 1,3 milioni di euro. Negli ultimi tre anni la società ha fatto anche importanti investimenti, come l’acquisito di un immobile e diverse auto, alcune di rilevante valore. Nonostante la scarsa documentazione amministrativa e contabile a disposizione, i finanzieri hanno ricostruito, grazie ad una mirata serie di riscontri effettuati nei confronti di numerosi operatori commerciali del settore, la reale posizione fiscale del contribuente, le vendite effettuate e gli utili conseguiti. Al termine della verifica fiscale è stata rilevata, quindi, la mancata dichiarazione di ricavi per 4,5 milioni di euro e sono state calcolate imposte evase per oltre 1,3 milioni di euro. Sono stati denunciati così due amministratori per la commissione dei reati di omessa dichiarazione e occultamento o distruzione di documenti contabili, e ora rischiano anche la reclusione fino a sei anni.