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Rende, semafori vietati agli elemosinieri 

Fino a giugno dello scorso anno c’erano solo bambini e donne di nazionalità rumena ad aspettare che scattasse la lucina rossa dei semafori. Poi sono arrivati gli africani e i cittadini dell’Est Europa sono spariti, volatilizzati. Da un giorno all’altro il circuito dell’elemosina ha cambiato pelle e in quel limbo di tolleranza e sfida – non solo alle intemperanze di certi automobilisti ma anche – delle condizioni meteorologiche hanno incominciato a galleggiare i pellegrini d’un altro continente. Lo riporta un articolo della Gazzetta del Sud oggi in edicola.

Lex dura lex...Una tolleranza a tempo determinato però, perché a un certo punto anche i cavilli delle norme andrebbero applicati e così il comandante della Compagnia cittadina dei carabinieri, il capitano Sebastiano Maieli, ha disposto – nell’ambito dell’attività di controllo del territorio – una serie di servizi per contrastare il degrado urbano e l’intralcio al traffico. I primi a collaudare questa disposizione sono stati proprio i rumeni: in poco meno di tre mesi – dai primi d’aprile a metà giugno dell’anno scorso – i militari dell’Arma ne hanno identificato e denunciato sei (una media di due al mese, senza considerare quelli che si dileguavano alla vista, in lontananza, d’una qualsiasi auto scura col lampeggiante sul tettuccio) per l’impiego di minorenni nell’accattonaggio.

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