Secondo l’accusa avrebbe sottoposto alcuni lavoratori extracomunitari sottoposti a turni massacranti di nove ore e pagati giornalmente 20 euro, senza alcun rispetto delle norme di sicurezza ed in assenza di regolare contratto.
Infatti, una ventina di giorni addietro i carabinieri di San Marco Argentano – in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip presso il Tribunale di Cosenza – avevano notificato il provvedimento degli arresti domiciliari ad un imprenditore agricolo, Angelo Lanzillotta, 44 anni, residente a San Marco Argentano, per i reati di “intermediazione illecita” e “sfruttamento del lavoro”.
Ora, però, il Tribunale del Riesame di Catanzaro, II Sezione penale, ha stabilito per il soggetto – difeso di fiducia dall’avvocato Luigi Caravelli del foro di Cosenza – una misura meno afflittiva, che consiste nell’obbligo di firma da attuarsi – come da verbale dei carabinieri della Compagnia coordinata dal capitano Giuseppe Abrescia – tutti i giorni tranne i festivi alle ore 19,30.
Infatti – come da ordinanza del Presidente di Sezione Giuseppe Valea, il Giudice in parziale accoglimento del ricorso del legale del 44enne, ha sostituito la misura cautelare applicata con quella dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria compatibilmente con le esigenze di lavoro dell'indagato, fissando in 45 giorni il termine per il deposito della motivazione.
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