Una cattedrale nel deserto oppure una nuova, importante, opportunità per il territorio? A quale delle due domande corrisponde l’attuale situazione del Parco acquatico sportivo di santa Chiara? Ad oggi si potrebbe propendere per la prima ipotesi, laddove l’opera, ultimata ormai da mesi, risulti ancora chiusa al pubblico e con evidenti decadimenti strutturali. Oltre ai costi di gestione pari a circa 17mila euro al mese, tra guardiania e cura del vere. Ma c’è una novità sostanziale che potrebbe rivedere ogni scelta. Il Comune di Rende, qualche giorno fa (il 16 novembre) ha pubblicato sull’albo pretorio il nuovo bando per la gestione dell’impianto. Così come anticipato dalla nostra testata, la volontà di Manna e degli attuali amministratori è quella di accelerare e dare una svolta in positivo, prima della fine della consiliatura. Diverse le novità, infatti, rispetto al primo bando pubblico andato miseramente deserto. Intanto la pubblicazione del bando stesso che termina tra “soli” due mesi: scadenza ufficiale programmata per l’11 gennaio 2019. Per quel giorno, quindi subito dopo le festività natalizie, dovranno essere aperte le eventuali partecipazioni. Il sindaco, su questo, appare molto ottimista rispetto al passato: «Con alcuni accorgimenti tecnici siamo convinti che riusciremo nell’intento di aprire a tutti i cittadini dell’area urbana, non solo rendesi, la bellissima struttura comunale. Leggi l'articolo completo su Gazzetta del Sud - edizione Cosenza in edicola oggi.