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Belvedere, cura della ludopatia: sarà attivato uno sportello d'ascolto

Uno sportello d’ascolto gratuito per dare supporto e creare una rete tra associazioni e cittadinanza contro la dipendenza da gioco d’azzardo, il bullismo e il cyber bullismo. Una mano tesa per quei genitori che vedono figli annebbiarsi davanti a tablet, computer e telefonini come se il mondo esterno non esistesse più. Un aiuto per quegli adulti stretti nella morsa del gioco compulsivo o di quei parenti e amici che vedono quanto possa essere nocivo sperperare soldi nelle slot machine e nelle videolottery ma non riescono a fornire un valido aiuto.

Lungo questa direttrice si snoda il progetto “Attenti al Ludus”, ideato dalla sociologa Tania Riente e dalla pedagogista Patrizia Cristofaro. Il servizio a breve sarà attivo a Belvedere con l’apertura, nel municipio, di uno sportello d’ascolto a cui potranno rivolgersi tutti. Patrocinato dall’amministrazione comunale, il progetto ha come partner il Movimento lavoratori azione cattolica diocesana, il circolo Acli “Giovanni Paolo II” di Belvedere Marittimo, la Caritas diocesana e lo Sportello antiviolenza di Scalea.

Il servizio di consulenza, svolto a titolo gratuito dalle esperte Riente e Cristofaro, è stato pensato per rispondere alle più svariate problematiche della cittadinanza e vuole essere uno spazio in cui ognuno possa condividere i propri vissuti problematici, sapendo di poter contare su professionisti in grado di ascoltare, recepire e sostenere. «Uno sportello facilmente accessibile che non sottovaluta la ludopatia né le dinamiche connesse al web. Un servizio utile per la nostra comunità», precisa il consigliere Maria Domato che sta seguendo, con il sindaco Enrico Granata, l’iter per l’attivazione del punto di ascolto.

Un italiano su tre è un giocatore d’azzardo. Per tentare la fortuna si scommette: capita di vincere, ma spesso di perdere ingenti somme, con famiglie che finiscono in rovina, carriere inabissate e debiti. Oltre agli adulti, il gioco d’azzardo coinvolge tanti minorenni: facile è l’accesso a scaricare gratis alcune applicazioni su tablet e pc; scarsi i controlli nelle sale da gioco o centri scommesse dove si ritrovano le comitive di adolescenti. «Il 10,8% degli studenti ignora che per gli under 18 giocare d’azzardo è illegale. Circa il 33,6% nel 2017 ha giocato d’azzardo», precisano Riente e Cristofaro. Numeri che contemplano, seppur in percentuali minori, anche la realtà belvederese, in cui si vuole incidere per dare un aiuto a genitori che temono per i propri figli, per prevenire le dipendenze da ludopatia o evitare che i ragazzi finiscano in situazioni di pericolo.

Riconoscere in tempo i rischi legati ai social e ai media (tra i più preoccupanti il bullismo), difendere i ragazzi dalla dipendenza sono tra gli scopi primari del centro di ascolto. Lo sportello dovrebbe essere attivato entro la fine del mese di dicembre, seguito da una campagna di sensibilizzazione nelle scuole. Si vuole coinvolgere gli studenti, gli insegnanti e i genitori, creando anche una fitta rete tra le varie associazioni e istituzioni per attuare strategie d’intervento che contrastino il cyber bullismo, la dipendenza da Internet, la ludopatia. Chi soffre di disturbi da gioco d’azzardo elude il problema. Entrano in campo, quindi, la famiglia, le istituzioni per intraprendere una strada che porti alla consapevolezza della patologia e alla sua cura.

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