La procura distrettuale antimafia ha chiesto 20 anni di reclusione per Pasquale Bifulco, imputato davanti al gup distrettuale in un troncone dell’inchiesta “Buongustaio 2010”. Nel corso della requisitoria, il sostituto Francesco Tedesco ha ripercorso le indagini eseguite dal Goa della Guardia di Finanza di Catanzaro, condotta in Italia dalla Dda con la cooperazione di alcune procure del Brasile, nei confronti di quella che fu definita «una delle più potenti e organizzate reti di traffico internazionale di cocaina».
Il filone italiano ha riguardato un clan collegato ad alcune famiglie di Natile di Careri. Per la procura il 45enne di Careri, avrebbe avuto un ruolo di primo piano, come promotore, organizzatore e finanziatore. Il processo “Buongustaio”, ha registrato in appello condanne a circa 160 anni di reclusione per 14 imputati.
Il processo è stato rinviato a metà dicembre per le conclusioni degli avvocati Antonio Speziale e Giuseppe Russo, difensori di Bifulco. L’imputato, dopo circa 4 mesi di irreperibilità fu arrestato nel giugno 2014 in Perù. In attesa di estradizione, è tornato in libertà per decorrenza del termine di fase.
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