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Scalea, galline sgozzate per sacrificio al "La Bruca Resort": a giudizio due stranieri

La struttura del "La Bruca Resort"

Il luogo era il meno adatto per il rito propiziatorio. Avevano scelto l’ingresso del “La Bruca resort” di Scalea per sgozzare una gallina da offrire in sacrificio. E così due uomini sono finiti a processo in Tribunale a Paola. I fatti si sono verificati il 28 maggio 2013.

Nemmeno un anno prima lo stesso resort di proprietà dell’ex sindaco di Santa Maria del Cedro, Francesco Fazio, era stato oggetto di un atto intimidatorio. Fazio medico di fama internazionale, prima ancora che politico, il 26 novembre 2012, ha subito un attentato che gli inquirenti hanno collegato alla ndrangheta. Ignoti hanno dato alle fiamme l’abitazione in cui il professionista risiede. Hanno usato della benzina per danneggiare gravemente tutto il pian terreno dello stabile. La struttura ha subito così ingenti danni. Mobili, documenti e libri che erano custoditi all’interno andavano distrutti. L’oncologo ha sempre sospettato che qualcuno volesse impadronirsi del centro turistico di cui è proprietario. La famiglia Fazio lo detiene da tre generazioni, e l’ex sindaco ha sempre rifiutato di cederlo.

L’episodio della gallina ammazzata e del sangue rinvenuto accanto al cancello della stessa tenuta, viene quindi di conseguenza collegato proprio all’evento in cui la villa va a fuoco. Tuttavia dalle risultanze nel corso dell’indagine approdata in Tribunale, a Paola dove ieri mattina si è aperto con un rinvio il processo a carico di Cristiano Sia e Ruiz Vincente Abelle, difesi dall’avvocato Giacomo Middea, è emerso che i due uomini si erano recati con un coltello di 22 centimetri per effettuare un rito religioso.

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