Erano sei slot machine e avevano tutte lo stesso numero identificativo. Gli apparecchi, infatti, erano stati manomessi e programmati per ridurre le possibilità di vincita agli inconsapevoli giocatori che sempre più spesso spendono interi stipendi tentando la fortuna. Alla truffa ha messo fine la Guardia di Finanza di Corigliano che ha sequestrato le sei macchinette illegali denunciando il titolare di un circolo. Nell’ambito di un servizio a tutela del Monopolio statale del gioco e delle scommesse, i finanzieri ausonici, hanno sequestrato all’interno di un circolo privato nel comune di Corigliano Rossano sei apparecchi da gioco comunemente denominati “New Slot”, non collegati al sistema di controllo delle giocate dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e, quindi, totalmente illegali. Nel corso dell’ispezione eseguita sui congegni elettronici, infatti, è stato constatato che le macchinette consentivano vincite in denaro e riportavano un codice identificativo, che secondo la normativa vigente deve identificare ciascun apparecchio gestito dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli in maniera univoca, palesemente falso in quanto il numero di matricola era identico per ciascuno dei sei apparecchi sottoposti a controllo. È stato rilevato, inoltre, che le schede di gioco installate non erano omologate dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e che le stesse erano prive delle necessarie certificazioni, prima fra tutte il «nulla osta di conformità, di distribuzione e di messa in esercizio».